venerdì 24 dicembre 2010

NATALE 2010 - FELICE 2011

"LA MAGIA DEL NATALE CHE RIEMPE I NOSTRI CUORI DI GIOIA E FELICITA' POSSA RINNOVARSI TUTTO L'ANNO CON LA SPERANZA DI REALIZZARE I NOSTRI SOGNI"

AUGURI PER UN SANTO NATALE ED UN FELICE ANNO NUOVO.


SIMONE PUGNALONI

domenica 21 novembre 2010

CONOSCERE L'EUROPA

Conoscere le opportunità dei fondi comunitari a servizio degli enti locali è in questo periodo fondamentale, perché non rientrano nei rigidi vincoli del patto di stabilità. Con questo intento l’associazione culturale Il Dialogo presieduta da Simone Pugnaloni ha fatto visita all’Europarlamento ospiti dell’onorevole Guido Milana. Un iniziativa per arricchire il bagaglio culturale dei 10 ragazzi dell’associazione che per quattro giorni hanno visitato Bruxelles e le sedi istituzionali dell’Unione Europea. La prima tappa, mercoledì, in una delle sale dell’Europarlamento dove era in corso una riunione di un gruppo parlamentare europeo, durante la quale il presidente ha salutato e dato il benvenuto ai visitatori osimani. Dopo aver assistito alla discussione del gruppo europarlamentare, i ragazzi hanno avuto la possibilità di intrattenersi privatamente con tre europarlamentari italiani: Guido Milana, Debora Serracchiani e Sergio Cofferati. Durante l’incontro il presidente Simone Pugnaloni ha chiesto alla Serracchiani delucidazioni in merito al panorama politico italiano. Da Sergio Cofferati, ex sindaco di Bologna e segretario nazionale della Cgil, sono giunte analisi sulla situazione economica. Con l’onorevole Guido Milana, che ha permesso la visita all’Europarlamento ospitando l’associazione Il Dialogo, si è parlato più direttamente di fondi comunitari e come renderli utili agli enti locali oggi che hanno scarso margine di manovra. Pugnaloni ha sollecitato l’onorevole Milana, già sindaco di Olevano Romano, consigliere provinciale e poi presidente del Consiglio regionale del Lazio, a illustrare le possibilità per un Comune come Osimo di accedere ai fondi per rinforzare le infrastrutture cittadine, con particolare riferimento alla nuova viabilità lungo l’asse Ancona-Macerata al centro del dibattito cittadino da anni. Milana ha suggerito in primis di “istituire subito un assessorato alle politiche comunitarie che si occupi costantemente di vagliare le occasioni proposte dall’Ue, per intercettare più facilmente e celermente i fondi disponibili per i vari settori, come appunto le infrastrutture. Tutto ciò con un lavoro di gruppo fra istituzioni, progetti dettagliati e una chiara scala delle priorità che miri all’obiettivo della coesione sociale nei Paesi Ue”. In questo senso il presidente Pugnaloni ha ricordato a Milana la proposta già lanciata ad Osimo di affiancare al bilancio ordinario un bilancio straordinario che abbia l’obiettivo di sfruttare l’opportunità dell’Europa senza incidere sulla gestione ordinaria del bilancio comunale. L’onorevole, al quale sono stati poi donati il gagliardetto del Comune di Osimo e la medaglia con lo stemma cittadino, dopo aver ringraziato i ragazzi dell’associazione ha promesso che presto farà visita alla città dei “senza testa”.
IL PRESIDENTE
ASSOCIAZIONE CULTURALE “IL DIALOGO-ONLUS”
SIMONE PUGNALONI

giovedì 28 ottobre 2010

I LAVORATORI DELLE PARTECIPATE NON DEVONO PIU' ASPETTARE

TEMPI BREVI PER PREDISPORRE UN PIANO QUADRO IN COMMISSIONE ATTIVITA ECONOMICHE COINVOLGENDO TUTTE LE FORZE POLITICHE

Una cosa è certa. Per i 400 lavoratori delle società partecipate una soluzione va trovata.
L’Amministrazione comunale deve assolutamente costruire una strategia per il futuro.
Oggi è obbligo morale ed amministrativo trovare una soluzione momentanea per tamponare le perdite 2010. Come? Ci sono fondi in diversi capitoli di spesa, definiti all’Intervento per oneri straordinari di gestione che vanno di fatto sempre in avanzo di amministrazione, utilizziamoli subito.
Queste situazioni di difficoltà durante l’esercizio finanziario, Osimo non se le può più permettere, deve esserci strategia preventiva e certezza degli obiettivi di un piano industriale almeno triennale.
Il Pd da sempre vicino alla problematica della salvaguardia dei posti di lavoro e delle professionalità acquisite, da tempo richiede un confronto in Commissione Attività economiche per predisporre un “piano quadro” in attesa che a giorni esca l’ultimo decreto attuativo sulla razionalizzazione dei servizi pubblici locali.
Ad oggi è possibile un confronto sulle prime indicazioni date.
Fatto salvo l’obbligo di una sola partecipata, nell’ultimo decreto dovranno essere disciplinati i casi di esclusione.
Tra essi dovrebbe rientrare la gestione dei servizi privi di rilevanza economica ovvero con scopo meramente sociale.
Da qui l’idea di aprire una discussione con tutte le forze politiche dove la base di partenza veda la Asso come gestore unico dei servizi essenziali, privi di rilevanza economica e all’Astea vengano trasferiti i servizi remunerativi.
Passaggio che preveda il trasferimento di tutti i mezzi necessari, a partire dal personale esistente e le risorse che di anno in anno verranno inserite a bilancio, cercando per il futuro di limitare i costi di natura superflua.

SIMONE PUGNALONI
Consiglio comunale Pd
Vicepresidente commissione consiliare Attività economiche

giovedì 21 ottobre 2010

SOCIETA’ PARTECIPATE: LA SVOLTA NELLE MANI DEGLI AMMINISTRATORI PUBBLICI LOCALI

Risorse a disposizione e rilevanza economica dei servizi pubblici locali sono i requisiti dettati dalle ultime disposizioni di legge per mettere nelle condizioni il Sindaco di regolare il problema dei 400 lavoratori delle nostre società partecipate.
Con un delibera il Consiglio comunale dovrà, dopo un attenta analisi di mercato, delineare un “Piano Quadro” dove disciplinerà le regole secondo cui un servizio ha carattere imprenditoriale o meno.
Se esistono i presupposti per una gestione concorrenziale, nulla si può eccepire all’apertura al mercato ed all’obbligo di avere al massimo una società municipalizzata nei comuni tra i 30000 ed i 50000 abitanti.
Se invece la gestione diretta è in utile, almeno l’80% di esso viene reinvestito nei servizi e al tempo stesso la tariffa è a prezzi molto agevolati, tale modalità di gestione è adeguata.
Unico limite all’affidamento in house è l’ammontare dei contratti di servizio, se inferiori a 200.000 €, la decisione spetta direttamente al Sindaco, se superiore sarà l’Authority Antitrust a decidere.
Dalla manovra correttiva ultima poi si attendono ulteriori disposizioni più rigide, salvo casi di esclusione, ascoltato il parere degli enti interessati.
Ecco quindi che in questa fase la commissione Attività economiche rappresenta il tavolo di confronto bipartisan per discutere e provare in tempi brevi a delineare una bozza del “Piano Quadro”
Lavoriamo per un “Piano quadro” che vede la Asso come base di partenza per i servizi ad affidamento diretto trasferendogli anche forza lavoro e risorse per svolgere quei servizi privi di rilevanza economica che oggi sono in capo a Parko, Im.os., Geos ed in generale a tutto il contesto delle partecipate.
Per gli altri servizi per cui è previsto una remunerazione al capitale investito trasferiamo da subito forze lavoro e risorse all’Astea, seguendo gli sviluppi del rapporto con il socio privato rispetto agli indirizzi legislativi attuali.
Il sottoscritto ed il gruppo PD vuole quindi sollecitare con questa iniziativa l’A.C. ad attivarsi subito per trasferire le nostre proposte anche in sedi più autorevoli come Anci, Upi e conferenza Stato-regioni, interlocutori diretti del Ministero dell’economia al quale è delegata la scelta finale seconda l’ultima manovra dei conti pubblici.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente Commissione Attività economiche

mercoledì 29 settembre 2010

SALVAGUARDIA EQUILIBRI DI BILANCIO:

“L’IMPORTANZA DELLE FONTI IN ENTRATA RISPETTO AL PATTO DI STABILITA’”

Entro il 30 settembre di ogni anno l’Ente locale deve effettuare un ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e la verifica del permanere degli equilibri di bilancio dell’esercizio in corso.
Nella seduta del consiglio comunale di ieri 28 settembre dalla deliberazione e dai suoi allegati è emerso che il documento più importante sul quale basare importanti considerazioni politiche non riguardava tanto i poco significativi spostamenti di risorse economiche, ma quanto l’attenzione ai rigidi limiti imposti dal Patto di stabilità.
Patto di stabilità che attanaglia Amministratori pubblici di tutti i partiti politici, ma che incuriosisce altresì i tanti cittadini che chiedono come funziona per capirne le difficoltà nella gestione di un bilancio di un ente locale.
Per chiarire le idee ai nostri cittadini dobbiamo fargli comprendere come l’obiettivo del Patto di stabilità sia la derivazione di un saldo tra entrate ed uscite correnti in termini di competenza quindi accertate ed impegnate e entrate ed uscite effettivamente incassate e liquidate per effettuare investimenti.
L’amministrazione comunale per tale motivo si trova a fare da subito una scelta importante, o agire sulla gestione corrente o agire sul lato degli investimenti, consapevoli che poi le entrate sia correnti che per investimenti dovranno effettivamente realizzarsi.
Da questa premessa di carattere generale, l’Amministrazione comunale ha dalla sua parte il fatto di aver approvato il bilancio di previsione 2009 prima del 10 marzo di quel anno per cui può escludere dal patto determinate entrate straordinarie quali l’alienazione del patrimonio immobiliare, la cessione di quote azionarie e/o dividenti straordinari da società quotate sui mercati regolamentati.
Questo per mostrare come in questi ultime sessioni di consiglio comunale spesso si è aggiornato l’elenco dei beni immobili di proprietà comunale posti in vendita.
Il Partito democratico ha affrontato questo aspetto con molta attenzione ponendo rilievo a due aspetti principali.
Il primo di essi riguarda la storia e l’utilità di questi immobili per il comune che potrebbe portare ancora benefici per il futuro, il secondo è il valore di mercato ad essi assegnato che per riversarsi in un acquisto vero e proprio debba essere effettivamente congruo all’andamento del mercato immobiliare odierno.
Dalle entrate straordinarie fuori dal patto di stabilità, parliamo poi di come dall’allegato 5 si evince che l’amministrazione comunale per rispettare i dettami legislativi abbia previsto una contrazione della spesa corrente per far strada agli investimenti proprio in virtù di quel saldo meramente algebrico da rispettare rispetto al consuntivo 2007.
Investimenti ritenuti priorità per l’Amministrazione comunale e che i cittadini richiedono con forza per infrastrutture scolastiche, manutenzione e sicurezza stradale.
Per quanto riguarda le infrastrutture scolastiche dopo le diverse visioni tra maggioranza ed opposizione ritengo opportuno seguire non tanto le divergenze, ma le effettive esigenze della popolazione poiché dal dibattito è emerso che il problema è sentito da tutti i partiti seduti in consiglio comunale.
Questo per affermare la necessità che sia il Partito democratico prima che il Pdl ieri hanno richiesto di convocare un apposito consiglio comunale per discutere di tale problematica e capire dove dirigere le risorse a disposizione per il futuro.
Anche in questo caso però il Partito democratico evidenzia come non sia la sola vendita del patrimonio comunale a permettere l’effettuazione di investimenti, anche se agevolata dalle regole del patto, ma vi sia da effettuare un’importante riflessione su indebitamento ed oneri di urbanizzazione.
Indebitamento che negli anni ha visto l’accensione di numerosi mutui per i quali oggi siamo limitati nell’accenderne dei nuovi nel rispetto dei vincoli legislativi.
Per tale motivo sarebbe opportuno pensare ad un rinegoziazione dei tassi che risultano essere molto elevati soprattutto per quelli accesi a partire dagli anni 2001.
Da eventuali economie di spesa per interessi quindi potrebbe crescere il margine di indebitamento in favore di nuovi investimenti coniugando a proposito il giusto mix tra alienazione di beni patrimoniali e nuovi mutui.
Per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione, la considerazione da condividere è quella che emerge dall’allegato 5 dove si afferma che per il raggiungimento del patto di stabilità occorre che vi sia la piena realizzazione degli oneri di urbanizzazione e del contributo di miglioria, come a dire attenzione che ad oggi lo sviluppo urbanistico non è più come quello degli anni precedenti.
Quindi utilizziamo il criterio della prudenza per iscrivere le somme che effettivamente potranno essere incassate secondo un programma dettato anche dalle previsioni di mercato per il futuro.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale PD
Vicepresidente Commissione attività produttive

mercoledì 8 settembre 2010

SOCIETA’ PARTECIPATE, VOLONTA’ DI CONFRONTO, PROSPETTIVA IDEALE:

“UN PROGETTO CONCRETO”


In merito alla condivisione di progetti che riguardano i così definiti dal Sindaco Simoncini “Grandi temi”, il sottoscritto ed il gruppo del Partito democratico ha seguito sempre da vicino il tema delle società partecipate e della loro riorganizzazione alla luce delle recenti novità legislative nazionali.
Da sempre ho richiesto un attento approfondimento in Commissione Attività produttive poiché credo che circa 400 posti di lavoro da salvaguardare sia argomento che riguarda la Politica con la “P” maiuscola, ovvero obbligo morale di tutto il Consiglio Comunale.
Sui “Grandi temi” quindi scaturisce la mia volontà di confronto che a volte può essere anche serrato tra maggioranza e minoranza, importante alla fine è risolvere e soddisfare le volontà della comunità osimana.
Quindi per quanto riguarda le società partecipate, quale strumento normativo per salvaguardare professionalità acquisite e posti di lavoro si potrebbe pensare di richiamare l’attenzione al testo della legge 381/91 sulle “Cooperative sociali”.
Più precisamente all’art. 1 che ne definisce gli scopi tra i quali:

- interesse generale della comunità
- promozione della persona umana
- integrazione sociale dei cittadini attraverso:

a) gestione di servizi socio-sanitari ed educativi
b) svolgimento di attività diverse – agicole, industriali, commerciali o di servizi finalizzati all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate

Poi l’art. 4 che obbliga le cooperative sociali ad annoverare tra i propri lavoratori almeno il 30% dei soggetti svantaggiati (invalidi fisici, psichici e sensoriali, ex degenti di istituti psichiatrici, soggetti in trattamento psichiatrico,tossicodipendenti,alcolisti,minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, condannati ammessi alle misure alternative alla detenzione,etc..)

Fondamentale per la risoluzione del nostro problema l’art. 5 che permette agli Enti locali, in deroga alla disciplina in materia di contratti della P.A. di stipulare convenzioni con le cooperative sociali per la fornitura di beni e servizi, rispettando la normativa europea e per attività diverse dai servizi socio-sanitari ed educativi purché finalizzate a creare opportunità di lavoro per le categorie svantaggiate.

Considerato quindi che la manovra economica indica per i Comuni tra i 30000 ed i 50000 abitanti al massimo n°1 società partecipata, sussiste nel caso sopraccitato la possibilità di mantenere affidamenti diretti dei servizi pubblici in convenzione con le cooperative sociali così da salvaguardare posti di lavoro e qualità della vita ad Osimo, inserendo altresì soggetti svantaggiati che avranno la possibilità di integrarsi a pieno con il nostro tessuto sociale e nel mondo lavorativo.

Per tali motivi invito l’Amministrazione Comunale a costituire sin da subito un “ALBO DELLE COOPERATIVE SOCIALI”, in relazione alle diverse tipologie di prestazioni a cui sono idonee da consultare ogni qualvolta vi siano da affidare forniture di beni e servizi seguendo le indicazioni legislative nazionali e regionali in termini di importi e criteri da seguire nella stipula della convenzione.
Ad aprire la strada a questo nuovo tipo di impostazione le esperienze già presenti sul territorio di Osimo e il pensiero di affidare inizialmente servizi a carattere marginale o progettuale.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
VicePresidente Commissione Attività produttive

"ILLUMINIAMO LA PISTA CICLABILE GIRARDENGO CAMPOCAVALLO"

AL PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE
GEOM. MIRCO GALLINA

e.p.c.: AL SINDACO COMUNE OSIMO
GEOM. STEFANO SIMONCINI

Mozione: ILLUMINAZIONE PISTA CICLO-PEDONALE GIRARDENGO
CAMPOCAVALLO

Premesso che numerose famiglie, giovani ed anziani, sportivi ed amatori osimani frequentano la pista ciclo-pedonale “Girardengo” di Campocavallo principalmente nelle fasce orarie diurne

Considerato che nelle fasce diurne per molti di essi ed altri cittadini è difficile raggiungere tale percorso perché impossibilitati dai propri orari di lavoro

Considerato da un lato il benessere socio-sanitario che tale percorso produce svolgendo per alcuni una mera attività fisica e per altri semplice attività di relax e dall’altro lato producendo una riqualificazione ambientale dell’area

Vista altresì la natura gratuita della fruizione del percorso che per molti è fattore importante vista l’imponente crisi economica che si è riversata nel mondo, nel nostro Paese ed anche sul nostro territorio.

Ritenuto opportuno riservare tale servizio anche a coloro che volessero frequentare la pista ciclo-pedonale anche in orari notturni anch’essi volenterosi di salvaguardare il proprio benessere socio-sanitario

Visto che esistono sul nostro territorio aziende che progettano sistemi di illuminazione pubblica che superano tecnologie tradizionali, ottenendo prodotti che mirano al massimo risparmio energetico ed economico insieme ad un eccellente comfort visivo nel rispetto di ambiente e bilanci, consentendo importanti performance illuminotecniche

Considerato che l’energia del sole ed il sistema Led è garante di queste tecnologie

SI IMPEGNA

1) L’A.C. a prevedere l’illuminazione della pista ciclo-pedonale “Girardengo” attraverso l’utilizzo di tecnologie rinnovabili rivolte a fotovoltaico ed al risparmio energetico coinvolgendo le risorse derivanti dagli utili Astea o in alternativa a far sviluppare il progetto alla stessa prevedendone l’inserimento nel piano degli investimenti in partnership con aziende private che vogliono presentare i loro prodotti in tali categorie merceologiche.

SIMONE PUGNALONI

DANIELE BERNARDINI

PAOLA ANDREONI

ARGENTINA SEVERINI

FEDERICA FRANCHINI

PRECISAZIONE SU "PALAZZO EX ECA"

In merito alle considerazione comparse sul blog istituzionale dell’Ente intendo precisare che da quando sono stato eletto su Astea, Bilancio, Centro storico ed Attività produttive ho sempre effettuato interventi pubblici e proposte.
Proposte che vengono puntualmente bocciate e strumentalizzate dalla maggioranza che le fa proprie cambiandone il lessico, ma non il merito.
Questo è il vero dispiacere con il quale affronto il mio mandato di consigliere comunale da un anno e dove comunque non mi stancherò di essere propositivo perché lo devo alla città per il quale ho scelto di scendere in campo come amministratore locale.
Dispiacere dettato dal fatto che essere rappresentante della minoranza non significa dire “NO” ad ogni costo, tanto più quando si pone dinanzi a me il bene della città e della comunità osimana.
ll centro storico va rivitalizzato veramente, e come ho affermato, in questo momento non con nuova residenzialità, ma con l’incentivo ad ospitare nuove attività commerciali, ricreative, culturali e sedi istituzionali.
Ecco perché ho affermato che dalla ristrutturazione del Palazzo Ex Eca si potrebbero ricavare spazi da affittare anche a canoni agevolati a scomputo dei lavori di manutenzione straordinaria a carico degli affittuari in favore di migliori o nuovi servizi da offrire in centro storico.
Ciò che fa vivere il centro storico non è solo il turismo, componente importante dello sviluppo economico della nostra comunità, ma anche le stesse famiglie osimane.
Famiglie che recandosi presso gli uffici comunali per sbrigare pratiche amministrative, potrebbero approfittare di una passeggiata in centro storico per fare acquisti.
La rivitalizzazione del centro storico passa però per le difficoltà che riguardano la gestione delle politiche di bilancio.
Bilancio che prevede tra le fonti di finanziamento per fare investimenti principalmente l’accensione di nuovi mutui, la riscossione di oneri di urbanizzazione e, come nel caso del Palazzo Ex Eca, la vendita del patrimonio immobiliare.
Nella scelta di quale strumento utilizzare la mia considerazione riguarda il fatto di avere, come amministratori locali, un’ottica di medio/lungo termine nell’amministrare che promuove un sviluppo della città in maniera più moderata e dosata negli anni, senza eccessiva volontà di fare.
Ciò spiega la citazione di sviluppo urbanistico con annesso aggettivo “EQUILIBRATO”.
Equilibrio che non promuove la cementificazione e che al tempo stesso non preclude lo sviluppo urbanistico della città.
Equilibrio che avrebbe permesso di incassare i rilevanti oneri di urbanizzazione delle legislature passate in un lasso di tempo più lungo tale da permettere all’attuale Sindaco Simoncini di stare più tranquillo nella gestione delle politiche di bilancio e del loro rapporto con il Patto di stabilità.
Patto di stabilità che impone al responsabile dei servizi finanziari di certificare l’entrata certa in termini di liquidità prima di eseguire un investimento.
Quindi l’accensione di nuovi mutui legata invece ad un parametro che riguarda il pagamento degli interessi in un anno che non può superare il limite del 12% del totale dei primi tre titoli di entrata, ciò significa che se negli anni ne sono stati accesi in numero elevato e soprattutto di importi rilevanti , questo contribuisce a limitarne l’accensione di nuovi per il futuro.
Questo per dire che se viviamo un momento di difficoltà, di ciò ne è consapevole anche il Pd, questo non vuol dire però che per fare investimenti occorre vendere parte del patrimonio immobiliare del Comune di Osimo, tanto più se sede da sempre di uffici comunali .
Uffici che nelle legislature passate hanno funzionato bene, hanno ospitato sede importanti come quella amministrativa della Park.o Spa che oggi paga l’affitto a privati, quindi spesa che si potrebbe evitare e l’ufficio del catasto dove oggi tra le altre cose vi è la sede di un sportello bancario che paga regolarmente l’affitto.
Il Partito democratico tengo a ribadire, a volte esprime la volontà di collaborare, si presenta costruttivo agli occhi dell’opinione pubblica e delle difficoltà che ci pone l’imponente crisi economica che ha investito il nostro Paese, ma in questi casi è l’Amministrazione comunale che dovrebbe saper recepire il nostro pensiero senza pregiudizi.
Spero che nelle occasioni di confronto futuro questo spazio per me, ma soprattutto per il Pd e per l’intera opposizione vi sarà perché prima di tutto viene il bene degli osimani.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
VicePresidente Commissione consiliare Attività produttive

COME FAR RIVIVERE IL CENTRO STORICO

In queste ultime settimane si è discusso molto del nostro amatissimo centro storico al quale vogliamo trovare tutti assieme un indirizzo politico/amministrativo che possa permettere la sua rivitalizzazione dal punto di vista economico, turistico, ricreativo-culturale.
L’Amministrazione comunale ha il compito quindi di costruire un progetto che sappia coinvolgere residenti, esercenti commerciali, associazionismo, giovani e categorie attorno ad un tavolo al solo scopo di far riscoprire le meraviglie del centro storico di Osimo a turisti e concittadini.
Per fare ciò occorre che ciascuno sia da un lato capace di lanciare proposte concrete e dall’altro lato sia altresì disponibile a fare un passo indietro.
A questo punto sarà compito dell’Amministrazione Comunale elaborare un progetto finale che tenga conto di tutte le necessità, incentivando attività di carattere economico e sociale.
Negli anni passati si è puntato ad incentivare nuova residenzialità per chi ristrutturava o acquistava immobili al centro storico, ora è il tempo di focalizzare l’attenzione sugli incentivi che invece riguardano nuove investimenti in attività commerciali, culturali e ricreative.
Un incentivo che coinvolga sempre coloro che ristrutturano o acquistano immobili al centro storico, ma che questa volta mirino a attrarre l’apertura di locali di interesse culturale per i turisti e di svago per i giovani che sempre di più si allontano dalla c.d. “vasca” in centro storico.
Un incentivo che preveda un forte abbattimento della tassazione riguardante questo tipo di attività quali oneri di urbanizzazione, tassa per l’occupazione del suolo pubblico e cosi via.
Un percorso culturale che possa nascere dalla collaborazione tra comune, associazioni culturali, istituti superiori che nel primo o nell’ultimo weekend di ogni mese facciano riscoprire le bellezze storico-artistiche del centro agli osimani che non le conoscono approfonditamente ed a tanti tour operators curiosi di far rientrare un giornata delle loro gite organizzate anche nel cuore della nostra città.
Un’attività di svago che possa vedere nei fine settimana, soprattutto d’estate, ma anche d’inverno una sinergia dei bar-ristoranti del centro storico che promuovono prodotti tipici locali, menù a tema affiancati da musica di diverso genere in ogni angolo della città.
Giovani e commercianti uniti nell’unico ed importante intento di far rivivere il centro storico, pieno di iniziative, ma soprattutto colmo di giovani, adulti e turisti felici di passare un giornata, una serata, un weekend ad Osimo.
Non dimentichiamoci di salvaguardare i diritti dei residenti del centro storico, al quale va data la certezza che la sicurezza sarà garantita dalla Polizia municipale e dalle Forze dell’ordine e che ad orario concordato ogni attività cesserà.
Progetti di ogni natura e grado sono possibili, le risorse non devono essere solo comunali, l’importante è saper ascoltare le associazioni di categoria, professionali nei suggerimenti, anche per quanto riguarda le scelte dell’arredo urbano, e capaci di sostenere economicamente tali iniziative e coordinarsi con gli enti sovra comunali per captare risorse da Provincia, Regione e Ue.


SIMONE PUGNALONI
VicePresidente Commissione Attività economiche
Consigliere comunale PD

SICUREZZA: ANCORA FURTI NELLE NS ABITAZIONI

"UNA CONVENZIONE TRA COMUNE ED UNA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI PER LA SOTTOSCRIZIONE DI POLIZZE FURTO A PX AGEVOLATI"



In questi ultimi giorni è cominciato di nuovo il raid dei furti nelle nostre abitazioni.
Alcune famiglie che vivono sia nella prima periferia osimana che nelle frazioni sono state oggetto di “visite notturne” da parte di ladri esperti, che hanno da un lato recato danno alle abitazioni e dall’altro hanno derubato i proprietari di oggetti preziosi, autovetture e denaro contante.
Grazie all’impegno delle forze dell’ordine negli ultimi anni i controlli si sono notevolmente intensificati e il territorio osimano è stato monitorato giorno e notte in maniera costante.
Data però la vastità del territorio e la professionalità di questi rapinatori , la cittadinanza è preoccupata non soltanto del danno arrecato, ma anche della propria incolumità.
Per tale ragione credo che l’Amministrazione Comunale proprio in questo momento in cui ci si appresta alla discussione del Conto consuntivo 2009 che riscontra un buon avanzo di amministrazione libero potrebbe intervenire in favore delle famiglie colpite.
Intervento che preveda tra le spese di natura non ripetitiva per le quali l’avanzo di amministrazione è immediatamente applicabile; un accordo in convenzione tra Comune ed una compagnia di assicurazione scelta mediante bando ad evidenza pubblica.
Una convenzione dove da un lato troveremo una compagnia di assicurazione che fornirà una polizza furto a prezzo agevolato alle famiglie osimane e dall’altro lato l’Amministrazione comunale che si impegnerà a versare una quota parte del premio polizza totale per renderlo accessibile a tutti ad un prezzo che diverrà popolare.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale PD

SOCIETA PARTECIPATE: UNA RIFLESSIONE IMPORTANTE"

SERVIZI STRUMENTALI E SERVIZI A RILEVANZA ECONOMICA: "QUALE FUTURO?"


Da anni le società partecipate nella nostra città rappresentano una scelta ben precisa nella gestione dei servizi pubblici locali, uno degli strumenti giuridici previsti dal T.U.E.L.
Il Partito democratico ha sempre riposto attenzione, nel suo ruolo di vigilanza, alle politiche interne alle stesse società partecipate chiedendo opportunamente di salvaguardare da un alto la qualità dei servizi offerti e dall’altro i livelli occupazionali.
Un punto di forza per il Partito democratico è però rappresentato dalla sinergia che si potrebbe creare coinvolgendo nella gestione i comuni limitrofi; una cooperazione in forma associata di politiche di approvvigionamento (costi operativi), livelli tariffari e politiche di marketing territoriale che potrebbe favorire efficacia, efficienza ed economicità nei livelli qualitativi dei servizi offerti alla comunità.
Allargare la compagine societaria potrebbe anche essere lo strumento giuridico per tutelare l’affidamento in house dei servizi privi di rilevanza economica, salvaguardato da particolari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale in cui opera, previo parere favorevole dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (art.23-bis d.l. 112/08 poi in parte modificato dalla l. 166/09).
Per i servizi a carattere commerciale invece occorre costruire strategie atte ad ideare proposte che permettano a chi già detiene l’affidamento di servizi pubblici di partecipare con ottimi risultati all’assegnazione mediante gara ad evidenza pubblica del collocamento obbligatorio di almeno il 40% del pacchetto azionario delle società esistenti.
Servizi pubblici locali che alla luce dei recenti indirizzi legislativi subiscono una profonda modifica nella netta distinzione tra quelli strumentali e quelli a rilevanza economica.
Nel primo caso si parla di mera eccezione, si garantisce l’universalità e l’accessibilità ai servizi anche a “prezzi politici”; nel secondo caso, almeno il 40% del capitale a privati ne determina di fatto il controllo operativo in toto.
Per il futuro, compito della politica sarà redigere un progetto mirato alla distinzione tra servizi strumentali ed a rilevanza economica ed a come orientare la loro gestione, nel rispetto del patrimonio culturale acquisito in capitale (investimenti) e lavoro (livelli occupazionali).

SIMONE PUGNALONI
VicePresidente Commissione Attività produttive
Consigliere comunale Pd

ASTEA: "OCCORRE DISCUTERNE PER FARE CHIAREZZA"

"IMPORTANTE CONVOCARE COMMISSIONE CONSILIARE ATTIVITA PRODUTTIVE"


In linea con quanto affermato oggi sui quotidiani dalle principali sigle sindacali sulla situazione che riguarda la riorganizzazione interna ad Astea, si ricorda come dalla discussione in consiglio comunale sul riassetto politico-amministrativo della nostra municipalizzata il Partito democratico si fosse, in prima istanza, preoccupato del personale che da sempre contraddistingue la qualità del servizio offerto, fatta salva la migliore ipotesi della proprietà pubblica e fatta salva la professionalità apportata sino ad oggi dal Gpo ed in particolar modo dall’Ing. Giuseppini come amministratore delegato.
I 130 dipendenti, sia nelle funzioni direttive che operative, rappresentano per la comunità osimana un punto di riferimento importante capace di risolvere tempestivamente ogni problema grazie alla conoscenza quartiere per quartiere del nostro territorio per ciò che concerne energia elettrica, gas, acqua e raccolta dei rifiuti.
Proprio alla luce di importanti modifiche legislative nazionali e regionali che si sono succedute in questi ultimi mesi è stata necessaria ed è in corso tutt’ora una riflessione sugli assetti societari e di politica industriale dell’ Astea. È doveroso fissare quale elemento qualificante di ogni scelta che si andrà ad adottare, una clausola vessatoria che mantenga inalterati i livelli occupazionali attuali.
Alla luce di tutto ciò si auspica, da parte dell’Amministrazione Comunale, la convocazione con urgenza della commissione Attività produttive alla presenza di Sindacati, Presidente e consiglio di Amministrazione Astea, Sindaci soci di Astea, sindacati e Consiglieri Comunali per discutere su quali siano gli indirizzi politico/amministrativi su Astea e di come verrà risolta la questione aperta con il socio privato Gpo.


SIMONE PUGNALONI
VicePresidente Commissione Attività produttive
Consigliere Comuale PD

giovedì 7 gennaio 2010

Cari amici, lunedì prossimo, 11 Gennaio, ore 21, sala Astea, il Presidente della Regione Marche GianMario Spacca sarà ad OSimo per un campagna di ascolto con i cittadini , aspetta da noi domande e proposte per il futuro programma elettorale per il mandato 2010-2015.

Siete tutti invitati a partecipare!!!!!!!!!!


SIMONE PUGNALONI