sabato 24 dicembre 2011




In questi giorni di festa quando la nostra vita si ricolma di gioia e felicità, auguro a tutti voi e alle vostre famiglie Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

venerdì 18 novembre 2011

IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE INFANZIA ED ADOLESCENZA E VERSO L’ASSESTAMENTO DI BILANCIO :

“UN IMPEGNO CONCRETO DA DEDICARE A TUTTE LE MAMME OSIMANE”

In occasione della giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza e in contemporanea con il dibattito politico e sociale che vede sempre più il ruolo delle donne divenire centrale per il rilancio della nostra economia;alle mamme va attribuito il merito di rappresentare il punto di riferimento più importante per il sostegno e la crescita della famiglia.

Quindi compito delle istituzioni pubbliche e del nostro comune è incentivare ed accrescere interventi di politica sociale che permettano alle mamme di mantenere gli impegni professionali e quindi contribuire anche dal punto di vista economico alla gestione familiare; ma altresì possano alla pari contribuire alla crescita ed all’educazione dei propri figli a partire dall’età infantile.

Con queste premesse ho voluto contribuire presentando una mozione che impegna l’Amministrazione comunale ad istituire un ulteriore servizio pubblico a sostegno della famiglia e delle mamme osimane come segue:

MOZIONE: ISTITUZIONE SERVIZIO “TATA A DOMICILIO”

Visto l’art. 39 del Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità che disciplina i riposi giornalieri della madre e recita così:

“ Il datore di lavoro deve consentire alle lavoratrici madri, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo, anche cumulabili durante la giornata. Il riposo è uno solo quando l’orario giornaliero di lavoro è inferiore a sei ore. I periodi di riposo di cui al comma 1 hanno la durata di un’ora ciascuno e sono considerati ore lavorative agli effetti della durata e della retribuzione del lavoro. Essi comportano il diritto della donna ad uscire dall’azienda. I periodi di riposo sono di mezz’ora ciascuno quando la lavoratrice fruisca dell’asilo nido o di altra struttura idonea, istituiti dal datore di lavoro nell’unità produttiva o nelle immediate vicinanze di essa”

Considerato poi che il sostegno economico e temporale previsto dall’art. 39 sopracitato esaurisce la sua funzione al solo 1°anno di età;

Ritenuto fondamentale il ruolo della mamma nella gestione degli affari familiari ed in particolar modo nella crescita e nell’eduzione della prole che non deve essere limitato al solo 1°anno di età del bambino;

Considerato che se una donna che è anche mamma ha un proprio reddito e questo risulta avere un peso fondamentale nella gestione economica della vita familiare;

Considerato che nelle immediate vicinanze e/o presso il proprio datore di lavoro ad Osimo non è sostenibile economicamente pensare di avere a disposizione un asilo nido per ogni mamma che felicemente ha figli compresi in un’età tra 0 e 3 anni;

Ritenuto importante, a salvaguardia di tutte le mamme che non usufruiscono del servizio di asilo nido, sia perché si trovano nell’impossibilità oggettiva ad accedere a tale servizio, sia per scelte organizzative familiari, di valutare l’istituzione di un servizio a domicilio a carico della Asso nella fascia di età da 0 a 3 anni mediante l’assunzione di operatrice dedicata all’assistenza a chiamata, in casi di necessità, di quei figli che altrimenti rimarrebbero soli in orario di lavoro;

Visto che è compito delle istituzioni pubbliche, e quindi anche dell’ente locale secondo le indicazione della nostra costituzione attuare un’equa distribuzione del reddito attraverso diverse modalità di impiego di risorse derivanti dall’imposizione fiscale;

Vista la funzione 10 “Settore sociale” del nostro bilancio al servizio 1: “Asili nido, servizi per l’infanzia e per i minori” od anche al servizio 4: “Assistenza/beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona” che da sempre rappresentano due voci importanti a sostegno della politica sociale sul nostro territorio;

Visto poi l’importante lavoro svolto dalla società Asso quale strumento di attuazione delle politiche sociali del Comune di concerto con gli uffici comunali e l’Ambito n°13;

Tutto ciò premesso

SI IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE:

1) a valutare l’opportunità di costituire tra i servizi affidati alla società Asso quello di “tata a domicilio” per tutte le famiglie che non possono usufruire del servizio di asilo nido, nei casi di necessità in cui non sono esperibili dai propri familiari in particolar modo le mamme.


SIMONE PUGNALONI

PAOLA ANDREONI

DANIELE BERNARDINI

FLAVIO CARDINALI

ARGENTINA SEVERINI

domenica 30 ottobre 2011

CREATIVITA’ ED ECONOMIA DELLA CONOSCENZA PER UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA

VISITA AZIENDALE – GRUPPO LOCCIONI – ASS. CULT. IL DIALOGO

350 dipendenti, metà laureati e metà diplomati, età media 32 anni, 70 milioni di fatturato e partneship importanti nazionali ed internazionali sono il biglietto da visita del Gruppo Loccioni che ringraziamo per averci ospitato nella loro sede per costruire un confronto ed elaborare proposte su come uscire dalla crisi economica che sta investendo il nostro Paese ed in particolar modo la nostra Valmusone.
Dalla tavola rotonda il Presidente commissione attività produttive regione Marche Badiali, l’assessore provinciale al bilancio Maiolini, i rappresentanti dei Comuni di Osimo Sabbatini, Castelfidardo Russo, Camerano Costantino da un lato e Carlorosi Presidente Confindustria Valmusone, Donzelli coordinatore scientifico del C.a.m., Giri dirigente dell’I.s.i.s. Osimo-Castelfidardo e la professoressa Bronzini del Corridoni-Campana dall’altro lato hanno convenuto dopo la presentazione e testimonianza del gruppo Loccioni da parte del titolare Enrico e del suo direttore generale Renzo Libenzi, l’importanza di fare squadra.
Fare squadra a partire dal titolo dell’iniziativa dove due sono risultate le parole chiave Creatività ed economia della conoscenza. Creatività è innovazione tecnologica, è saper lavorare in squadra.
Enrico Loccioni ci ha spiegato che definisce i suoi dipendenti collaboratori ed a parità di posizione ad ognuno affida una responsabilità. Una responsabilità che è guardare avanti, con l’ obiettivo di capire come si muove il mercato e trovarsi pronti ad offrire per primi il nuovo prodotto che serve ai nuovi potenziali clienti.
A testimonianza di una cultura d’impresa basata sull’economia della conoscenza invece da Enrico Loccioni abbiamo ascoltato con entusiasmo la capacità di coniugare tradizione e nuovi insegnamenti .
Tradizione è il segno tangibile delle nostre radici, spesso rappresentate dall’esperienza e dalla fatica della cultura contadina come nel caso della sua famiglia.
Qui l’esempio di come attorno agli stabilimenti Loccioni siano state sperimentate tecniche di risparmio energetico e di sviluppo di energie alternative capaci di alimentare il ciclo produttivo ed una residenza da adibire a vitto ed allogggio per dipendenti ed ospiti.
Tecnologie che sono in continua evoluzione che creano nuova occupazione e permettono allo stesso tempo di diminuire di molto i costi per i consumi energetici, una voce di bilancio importante per le aziende.
Nuovi insegnamenti invece consegnati nelle mani delle imprese dalla progettualità elaborata dall’investimento sui giovani e quindi basato sul rapporto scuola-lavoro.
Fondamentale la collaborazioni con istituti superiori ed università per costruire nuove figure professionali e nuovi modelli di sviluppo economico.
Tale prospettiva è stata offerta dagli istituti superiori presenti dove l’I.s.i.s. con i propri laboratori meccanici è in grado di progettare e produrre in collaborazione con le categorie nuovi prodotti per il mercato; mentre il Corridoni-Campana, forte della sua formazione economica è capace di porre sul piatto la fattibilità economico-finanziaria del progetto produttivo.
Questo mix piace a Confinustria e C.a.m che hanno sostenuto che questa sinergia è un volano molto importante pensando al futuro ed hanno aggiunto che se non si fa squadra in questo momento tra tutti gli attori coinvolti rischiamo di perdere un’occasione importante per rilanciare la nostra grande Italia e le imprese del nostro territorio.
Importante per il C.a.m. afferma Donzelli è anche il rapporto con gli istituti di credito che hanno con favore aderito al progetto di sviluppo della Valmusone aderendo quali soci al polo scientifico integrato sorto qualche hanno fa a Castelfidardo.
Al termine della tavola rotonda i presenti hanno poi fatto visita a tutti gli stabilimenti Loccioni potendo constatare con mano i risultati ottenuti in questi ultimi da Loccioni in termini di innovazione tecnologia, redditività e creazione di nuove opportunità di lavoro.
Opportunità di lavoro che hanno entusiasmato i giovani studenti che si stanno interessando con particolare attenzione al loro futuro.

SIMONE PUGNALONI
Presidente Ass. cult. “il dialogo”

lunedì 19 settembre 2011

MANOVRA D’ESTATE: L’UNIONE FA LA FORZA

Come per le piccole realtà, valorizzare il ruolo delle Unioni tra Comuni

Con l’approvazione della manovra economica del governo si assegna alle autonomie locali le responsabilità più importanti per cercare di contenere i danni che sta provocando una crisi economica che tarda a calare i suoi effetti.
Si evidenzia una drastica diminuzione dei trasferimenti a regioni e Comuni per la gestione dei servizi essenziali, primo su tutti il sociale.
Si chiede addirittura ai Comuni di trasformarsi in funzionari dell’Agenzia delle entrate.
A questo punto non so come i nostri concittadini potranno giudicare l’operato dei propri amministratori locali.
La prospettiva per mantenere un giudizio positivo da parte della cittadinanza è quello di unire le forze per mantenere inalterata la qualità della vita, senza intaccare il fisco.
Per tale motivo sull’esempio della gestione associata in campo sociale nell’Ambito n°13 tra Osimo, Castelfidardo, Loreto, Camerano, Numana, Sirolo ed Offagna è possibile promuovere altri esempi attraverso l’istituzione dell’Unione di Comuni prevista all’art. 32 del Testo Unico sugli enti locali.
Sicuramente si dovrà trovare una strategia comune che ponga attenzione alle diverse sensibilità del territorio poiché ogni Comune avrà le sue priorità in termini di investimenti, servizi da rendere al cittadino ed anche in termini di imposizione fiscale.
Ciò non deve precludere l’apertura di un confronto tra amministrazioni locali contermini che possano elaborare un progetto politico-amministrativo comune che abbia quale obiettivo: tariffe contenute, mantenimento di elevati standard qualitativi dei servizi resi alla collettività, opportunità di lavoro ed investimenti infrastrutturali.
Per tale motivo ho depositato una mozione in tal senso da proporre al dibattito del consiglio comunale come segue:








AL SINDACO COMUNE DI OSIMO
GEOM. STEFANO SIMONCINI

AL PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE
GEOM. MIRCO GALLINA



MOZIONE: Gestione integrata servizi pubblici locali - Valutazione su possibile costituzione

Unione di comuni



Visto l’art. 32 del Testo unico sugli enti locali che recita così:

Unioni di comuni.
1. Le unioni di comuni sono enti locali costituiti da due o più comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza.
2. L'atto costitutivo e lo statuto dell'unione sono approvati dai consigli dei comuni partecipanti con le procedure e la maggioranza richieste per le modifiche statutarie. Lo statuto individua gli organi dell'unione e le modalità per la loro costituzione e individua altresì le funzioni svolte dall'unione e le corrispondenti risorse.
3. Lo statuto deve comunque prevedere il presidente dell'unione scelto tra i sindaci dei comuni interessati e deve prevedere che altri organi siano formati da componenti delle giunte e dei consigli dei comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze.
4. L'unione ha potestà regolamentare per la disciplina della propria organizzazione, per lo svolgimento delle funzioni ad essa affidate e per i rapporti anche finanziari con i comuni.


5. Alle unioni di comuni si applicano, in quanto compatibili, i princìpi previsti per l'ordinamento dei comuni. Si applicano, in particolare, le norme in materia di composizione degli organi dei comuni; il numero dei componenti degli organi non può comunque eccedere i limiti previsti per i comuni di dimensioni pari alla popolazione complessiva dell'ente. Alle unioni competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad esse affidati.
Visti gli imponenti tagli che la manovra correttiva votata dalle Camere si appresta ad applicare ai trasferimenti dallo Stato alle autonomie locali;
Considerato che per ogni comune contermine le priorità nella gestione dei servizi pubblici locali possono essere differenti sia in termini di risorse da destinarsi che per modalità di gestione;





SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE:

1) a valutare l’opportunità di discutere assieme a tutti i Sindaci interessati sulla base del modello Ambito n°13 del sociale la possibile costituzione di un’Unione di comuni cosi da creare economie di scale in grado di garantire servizi di elevata qualità a prezzi politici definendone insieme la scala delle priorità negli investimenti ed un più generale progetto amministrativo comune






SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd

lunedì 4 luglio 2011

SPORT PER TUTTI - COME GARANTIRE RISORSE CERTE DI BILANCIO PER LE NOSTRE SOCIETA' SPORTIVE

Gentile Sindaco e colleghi della maggioranza,
nessuna attesa per il contributo per l’associazione sportiva di cui sono presidente poiché da ormai due anni non esercita più nessuna attività agonistica.

Il mio intervento politico mirava a sollecitare l’amministrazione comunale affinché si costruisca una politica sullo sport che possa garantire ogni anno, in fase di bilancio di previsione, un minimo di contribuzione all’attività agonistica di ciascuna società sportiva, senza attendere l’anno venturo al realizzarsi di un buon avanzo di amministrazione che potrà essere distribuito solo dopo la sua approvazione.

Se questo non si realizzasse o si realizzasse solo in parte, quale sarebbe poi il criterio più equo per la distribuzione? Ci potrebbero essere società che rimangono senza contributo e per il loro bilancio questa mancanza potrebbe risultare un problema oppure potrebbero aspettare tempi di liquidazione del contributo non consoni rispetto ai pagamenti da onorare.

Una nuova strategia di pianificazione basata ad esempio sul corrispettivo per la gestione di un impianto sportivo onnicomprensivo di ogni esigenza legata all’annata sportiva che garantirebbe risorse certe e che gravitando in bilancio tra le prestazioni di servizio e non tra i trasferimenti rispetterebbe i rigidi limiti del patto di stabilità.

Da sottolineare poi che se il taglio dei contributi è del 80% rispetto al passato, non vi è stata una vera e propria decurtazione e sono previste deroghe per progetti specifici.

Quindi gestione impianti sportivi dietro pagamento di un corrispettivo (prestazione di servizi) e progetti specifici (trasferimenti, rispettando il taglio della legge di stabilità) garantiscono da un lato il pieno rispetto del patto di stabilità e dall’altro lato concedono alle società sportive di avere la certezza di un contributo economico da iscrivere a bilancio.

Una minima elargizione in grado di soddisfare per gradi il raggiungimento dello scopo sociale ed educativo che ha oggi lo sport nei confronti delle giovani generazioni che potrebbe poi essere integrata da un eventuale distribuzione dell’avanzo di bilancio.
Stessa sollecitazione alla costruzione di una politica sull’edilizia scolastica che coinvolga tutti gli attori formali, nel nostro caso della classe politica di qualsiasi provenienza, al fine di salvaguardare l’istruzione pubblica quale pilastro educativo della nostra società.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd

A PROPOSITO DI EDILIZIA SCOLASTICA.......

In occasione della discussione sulla variazione di bilancio che proponeva un ulteriore investimento nell’edilizia scolastica per la scuola d’infanzia a San Biagio ne è nato un dibattito più generale in cui si è ritenuto importante intervenire affermando come questa tematica non debba riguardare singoli interventi puntuali legati a variazioni a seconda delle esigenze temporanee da tamponare, ma debba legarsi ad una programmazione più generale che tenga conto delle esigenze formative della nostra comunità e della nuova geografia del nostro territorio.

Fatto salvo che è condivisibile, in casi di emergenza e necessità intervenire, l’eccezione non deve divenire la regola.

Questo perché come per la predisposizione di un p.r.g., il primo dato da tenere in considerazione è il calcolo dimensionale, quindi la proiezione di come crescerà la popolazione nei prossimi 10 anni nella città, anche per la scuola occorre pianificare il numero delle strutture, dove ubicarle, il numero degli studenti da ospitare a secondo del mutamento geografico della popolazione residente nella nostra città, tenuto conto della libera facoltà delle famiglie di scegliere l’istituto dove iscrivere il proprio bambino.

A distanza di anni quindi se necessario ripensare la programmazione scolastica sul territorio con una mozione che dovrà essere molto articolata sul problema scuole, cogliamo l’occasione di interessare tutta la politica osimana, minoranze comprese però, senza strumentalizzazioni da una parte e dall’altra per convocare famiglie, docenti, dirigenti, provveditorato regionale agli studi per costruire un progetto futuro nell’edilizia scolastica sul nostro territorio.

Questo per evitare che si arrivi allo scontro politico duro dove l’ingerenza politica può condizionare quella che è invece la reale esigenza delle famiglie osimane.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente commissione attività produttive

venerdì 6 maggio 2011

DOMOTICA NELLE MARCHE: UN ASSIST PER LE AZIENDE OSIMANE

UN IMPEGNO CONCRETO PER IL TERRITORIO CHE PUò GARANTIRE RILANCIO ECONOMICO DEL TERRITORIO ED OCCUPAZIONE

Con il progetto Jade promosso della Regione Marche per la creazione di un distretto tutto marchigiano della cosiddetta “casa intelligente” e con la costituzione del consorzio italiano di ricerca sulla domotica “Home lab” promosso da enti ed imprese leader del settore come Ariston Thermo group, Gruppo Elica, Indesit company, Loccioni, MR&D Institute, Spes, Teuco-Guzzini ed Università politecnica delle Marche si apre una nuova stagione di sviluppo per le aziende marchigiane in particolar modo per quelle in questo caso dell’alta definizione, dell’informatica, dell’elettronica e della meccanica.
La domotica è la scienza che studia e progetta un sistema di automazione degli edifici, degli ambienti di vita quotidiana a misura di chi li frequenta dove l’aspetto informatico ed elettronico è preminente nella gestione dei servizi di utilità domestica.
Il consorzio è veicolo per migliorare la tecnologia nei confronti delle imprese che operano con prodotti e servizi all’interno dell’abitazione; il progetto “Jade” è quello di creare sinergie con diverse fonti di finanziamento dall’UE agli enti locali per promuovere la competitività a livello europeo ed internazionale delle nostre imprese nel campo della domotica e delle tecnologie dell’abitare.
La Regione dichiara di lasciare spazio all’ingresso di nuovi partner industriali ed istituzionali che vorranno contribuire all’accrescimento della ricerca e dello sviluppo della domotica
Considerato quindi che Osimo ed il distretto industriale che lo circonda basa la sua storia e le sue qualità sulla meccanica e sull’elettronica, che è sede di quattro case di riposo tra le più rinomante in Italia e che è luogo di eccellenza nei servizi ai disabili con la Lega del filo d’oro.

Visto che il consiglio comunale aveva espresso parere favorevole all’ubicazione sul nostro territorio di un polo scientifico tecnologico ho pensato bene di impegnare l’A.c. con la proposizione di una mozione in favore dello sviluppo economico del nostro territorio a firma di tutti i colleghi del gruppo consiliare Pd come segue:


AL PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE
GEOM. MIRCO GALLINA


AL SINDACO DI OSIMO
GEOM. STEFANO SIMONCINI



Mozione: OSIMO ED IL DISTRETTO PRODUTTIVO DELLA VALMUSONE PER L’INNOVAZIONE
NEI SERVIZI ALLA PERSONA – IMPEGNO PER IL COSTITUENDO
DISTRETTO DELLA DOMOTICA

Premesso che la regione Marche da circa due anni punta sullo sviluppo del settore della domotica e con il progetto Jade ha concretizzato il recepimento di un finanziamento europeo per la costituzione di un distretto tutto marchigiano della “casa intelligente”;

Considerato che l’idea è stata curata e presentata presso gli organismi europei da Svim, ma vede la partecipazione di due regioni (Marche e Toscana), dell’Inrca, di Cosmob e Meccano, del mondo universitario, di altri Paesi Europei come Francia, Regno Unito, Turchia e Finlandia ed è aperta alla partecipazione di aziende private e altri centri di ricerca;

Visto che diversi sono gli obiettivi come promuovere la competitività a livello europeo ed internazionale attraverso la specializzazione nella domotica e nelle tecnologie dell’abitare, entrare nelle piattaforme europee di gruppi di interesse più innovativi e competitivi, creare legami istituzionali di finanziamento tra Europa, Italia e Regione, e soprattutto garantire agli anziani una vita migliore e più autonoma;

Ritenuto che nel contesto di Osimo e dei comuni limitrofi si sviluppa un distretto industriale incentrato sulla meccanica e sull’elettronica e che lo stesso presenta anche una sua vocazione particolare per i servizi alla persona;

Considerato che Osimo è sede di quattro case di riposo tra le più rinomate in Italia;

Considerato che a breve nel territorio di Aspio di Camerano, a confine con Osimo sorgerà una nuova sede dell’I.N.R.C.A., centro di ricerca a vocazione nazionale per i servizi agli anziani, che contestualmente prevedrà anche l’ubicazione di un ospedale di rete per la zona sud di Ancona;

Visto che nel territorio a Sud di Ancona, molteplici sono le realtà industriali ed artigianali che si sono distinte negli anni per le loro produzioni in campo nazionale ed internazionale; ed oggi in un contesto più generale di crisi economica promuovono la volontà di rilanciare i loro settori attraverso specifiche politiche di cooperazione e ricerca e sviluppo;


Visti la vicinanza con la sede dell’Università politecnica delle Marche che da anni collabora con Associazioni di categoria ed Istituzioni al fine di migliorare ed innovare il sistema produttivo delle Marche mediante istituzione di borse di studio per gli studenti più meritevoli;

Visto che il consiglio comunale di Osimo si era espresso all’unanimità per ubicare sul proprio territorio un polo scientifico - tecnologico;

Tutto ciò premesso,

SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA


1) a sollecitare un incontro con la regione Marche affinché Osimo ed il distretto produttivo che la circonda possa essere invitato a partecipare a questo progetto

2) a mettere a disposizione un’area di proprietà pubblica per un’ipotetica e futura ubicazione di una delle sedi di ricerca del costituendo distretto della domotica

sabato 30 aprile 2011

FREE WI-FI IN CENTRO STORICO E LUOGHI TURISTICI CITTA’ DI OSIMO

AL PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE
GEOM. MIRCO GALLINA

AL SINDACO COMUNE DI OSIMO
GEOM. STEFANO SIMONCINI

Mozione: FREE WI-FI IN CENTRO STORICO E LUOGHI TURISTICI CITTA’ DI OSIMO

Premesso che

1) in questo momento di incertezza economica e finanziaria e di forti timori per l’occupazione, il nostro patrimonio culturale artistico e naturale con tutte le attività ad esso collegate costituisce un valore aggiunto per rilanciare l’economia del nostro centro storico e più in generale per rilanciare il turismo nella nostra città,

2) sempre più giovani fanno ricorso ai moderni mezzi di comunicazione, in particolare internet per quello che riguarda la dimensione sociale e di aggregazione
Considerato che l’aggregazione sociale può essere favorita dalla condivisione di spazi pubblici capaci intercettare gli interessi ed i gusti delle giovani generazioni
Visto che l’offerta turistica nelle principali mete nel mondo vede tra i diversi servizi offerti ai visitatori la connessione ad internet gratis nei centri storici e nei principali luoghi simboli della storia della città;

Ritenuto che la posizione geografica di Osimo debba rappresentare una tappa importante per i tour operator che organizzano itinerari sia per la Riviera del Conero, sia per l’entroterra marchigiano;

Considerato che l’indice di gradimento dei turisti che conoscono una città è determinato sia dai luoghi da visitare sia dall’ospitalità ricevuta in termini di servizi;
Ritenuto fondamentale che per attrarre capitali e rilanciare la rigenerazione urbana occorre distinguersi per rientrare in competizione tenendo conto sia della domanda della popolazione residente che dell’esigenze di chi arriva dall’estero o da altre città italiane di accedere a servizi efficaci ed efficienti;

Visto dunque che per rendere il turismo più appetibile ai nostri potenziali visitatori e che l’economia locale ha più volte sollecitato la pubblica amministrazione ad investire in nuove tecnologie con costi contenuti e ridotti anche attraverso il contributo di partnership pubblico/private con le diverse associazioni di categoria presenti sul nostro territorio;

Considerato necessario per una maggiore attrattiva professionale offrire la connettività internet gratuita in modalità wireless attraverso appositi collegamenti hot spot nel perimetro del centro storico e dei principali luoghi turistici della città alla comunità locale ed a chi arriva per affari e/o turismo;

Ritenuto che la realizzazione di reti wireless garantisce la possibilità di creare anche un collegamento diretto tra cittadini ed amministrazione comunale per avere a disposizione in maniera semplice e veloce ogni informazione su storia, itinerari, servizi alberghieri della città, oltre che facilitare il contatto con il mondo web da bar, ristoranti, musei e qualsiasi altro luogo di incontro per acquisire informazioni per il proprio tour turistico e/o di lavoro e/o di studio e tempo libero;

Per tale motivazioni il Consiglio Comunale

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

ad attivare gli uffici competenti per la realizzazione immediata delle reti wireless nel perimetro del centro storico e nei principali luoghi turistici della città, anche mediante sottoscrizione di apposita convenzione con associazioni di categoria presenti sul nostro territorio seguendo due principali indicazioni:

a) totale gratuità nei locali di proprietà comunale e nei luoghi turistici della città

b) condivisione della compartecipazione alle spese per gli esercizi commerciali del centro storico che aderiranno alla convenzione.

ARGENTINA SEVERINI, SIMONE PUGNALONI, PAOLA ANDREONI, DANIELE BERNARDINI, FLAVIO CARDINALI - Gruppo consiliare Pd

FEDERICA FRANCHINI - Gruppo consiliare Sel

PROPOSTE PD- dai quotidiani si riporta la nostra costruttiva opposizione

C’è la mozione, ma in aula è scontro con la maggioranza

Pd e Sel: “Wireless libero per rilanciare il centro storico”

(da Corriere Adriatico del 30/04/2011)

Osimo Wireless libero ad Osimo. Lo propone per la prima volta attraverso una mozione in consiglio comunale il centrosinistra (Pd e Sel) che oggi sarà protocollata. L’annuncio è stato dato dai due promotori Argentina Severini e Simone Pugnaloni prima del civico consesso di ieri. Per Pugnaloni è importante approvare questa iniziativa per “aiutare le imprese e rilanciare il centro storico in chiave turistica”. La collega Severini invece punta sull’importanza per “l’aggregazione sociale e i giovani da riportare in piazza anche con questi servizi”.

Nel testo si legge che Pd e Sel impegnano “gli uffici competenti per la realizzazione immediata delle reti wireless nel perimetro del centro storico e nei principali luoghi turistici, anche mediante sottoscrizione di apposita convenzione con associazioni di categoria”. Basta che il servizio sia di “totale gratuità nei locali di proprietà comunale e nei luoghi turistici della città” e che sia “condivisa la compartecipazione alle spese per gli esercizi commerciali che aderiranno alla convenzione”. Ora bisognerà vedere se la maggioranza voterà a favore, visto che nei giorni scorsi anche l’assessore al commercio e attività produttive Pirani ha ripreso la stessa proposta. Ma l’aria di collaborazione fra maggioranza e opposizione non pare proprio intravedersi. Anzi, nel consiglio comunale di ieri i toni sono stati accesissimi, tanto che Graziano Sabbatini (Liste civiche) ha commentato: “Sembra che siamo in campagna elettorale”. Sul dibattito che ha portato all’approvazione seppur unanime del rendiconto 2010 (1,6 milioni di euro di avanzo d’amministrazione, sarà infatti usato in gran parte per adeguare la Bruno da Osimo), la polemica è stata forte, con rivendicazioni pungenti. Simoncini ha annunciato a breve il bando per 50mila euro per sostenere imprese e negozi di Osimo non con sgravi fiscali come proposto in passato ma con incentivi conto interessi per facilitare accesso al credito e ristrutturazioni.

E Latini a ruota ha attaccato Pugnaloni: “Fai parte della Società generale di garanzia in Regione, perché finora non ha fatto nulla per gli osimani?”. E Pugnaloni ha replicato: “Le mie proposte vengono bocciate ogni volta, sono quello che si prende le accuse dei colleghi di opposizione perché spesso allungo la mano per collaborare e adesso mi dite che non mi interesso di Osimo? Piuttosto potevate coinvolgermi, perché sono convinto che togliendo le casacche politiche lavorando insieme si possono fare tante cose”. Ma il j’accuse è continuato anche fra Andreoni e Latini sulla strada di bordo (“senza novità” dice lei), con l’intervento vibrante contro la Severini dello stesso Simoncini sul piano scolastico.

giacomo quattrini

domenica 24 aprile 2011

PASQUA 2011

CON LA PASQUA DI RESURREZIONE SI RISCOPRE LA GIOIA DI VIVERE NELLA SPERANZA CHE LA VITA E' PIENA DI SORPRESE CHE RIEMPONO I NOSTRI CUORI DI GIOIA E FELICITA' IN OGNI GIORNO DELLA NOSTRA VITA, ANIMIAMO L'ATTESA CON PAZIENZA E PERSEVERANZA.

AUGURI PER UNA SANTA PASQUA A VOI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE.

SIMONE PUGNALONI

lunedì 7 marzo 2011

UN BILANCIO RAZIONALE,NON DI VOLTA

UN BILANCIO RAZIONALE, NON DI SVOLTA
Considerazioni verso la discussione del Bilancio di previsione 2011
Dalla lettura della relazione previsionale e programmatica del bilancio di previsione 2011 si denota come il titolo “Bilancio di svolta” non rispecchia i reali dati iscritti al bilancio sia per la parte corrente che per gli investimenti; lo definirei meglio un “bilancio razionale” tenuto conto del patto di stabilità e dell’indirizzo politico-amministrativo di mantenersi ai livelli 2010.
SOCIETA PARTECIPATE - Per quanto riguarda la parte corrente si denota come le “SOCIETA PARTECIPATE”definite come occasione concreta di sviluppo avranno a disposizione da contratto di servizio o per eventuali interventi di natura straordinaria durante l’anno , risorse pari o inferiori o di poco superiori rispetto alle previsioni definitive del b.p. 2010.
Per gli investimenti una riflessione importante è da effettuare sulla vendita delle quote azionarie societarie che sono previste per il 2012, nodo fondamentale da sciogliere però secondo la legge entro dicembre 2011.
Al più presto quindi il sottoscritto ed il Pd chiede di discutere non solo la strategia di collocamento sul mercato di pacchetti azionari delle nostre partecipate, ma altresì le eventuali destinazioni delle risorse a disposizione dalla vendita per importanti investimenti che la collettività osimana aspetta da anni, patrimonio che non ha colore politico e che con saggezza potrebbe essere condiviso all’unanimità dalla politica osimana.

SPORT - Per lo sport c’è una netta inversione di tendenza che spiazza le società sportive perché abituate a gestione con il cuore e con passione i propri impianti sportivi.
Quindi basterebbe pensare a convezioni per la gestione più lunghe e remunerate nei tempi giusti e secondo criteri di ripartizione concordati con le stesse.
Possibilità quindi di trasferire i fondi per le prestazioni di servizio verso l’intervento trasferimenti.
Non credo sia opportuno riproporre alla Im.os, l’attività che prestava la Auxmedia al solo scopo della solarizzazione di alcuni impianti.
Un investimento che potrebbe tranquillamente effettuare la stessa società sportiva con la garanzia di poter gestire per almeno un numero prefissato di anni il proprio impianto.
E’ plausibile invece che il Comune si impegni verso l’A.t.o. mediante l’Astea per proporre tariffe agevolate per i consumi energetici per tutte le società sportive come benefit sociale per la nostra comunità.
CULTURA - Per la cultura si legge grande attenzione per l’anniversario dei 150 anni dell’Unità d’Italia e per il 23°congresso eucaristico ed è motivo di orgoglio per la nostra città.
Dai dati a nostra disposizione si vede però come diminuisce sia la spesa per prestazioni, sia la spesa per i contributi ad enti ed associazioni, entrambi per euro 200000 rispetto al 2010.
Per tale motivo potremmo recuperare delle risorse dall’ammonta previsto per altre prestazioni di servizio in altri settori dove potrebbe intervenire una partnership pubblico-privata e destinare tale risparmi per le attività culturali.

SOCIALE - Per il sociale la comunità si trova a fronteggiare il taglio dei trasferimenti da altri enti pubblici, unito però ad un taglio che il comune adotta per ulteriori 100000 euro per il 2011 rispetto alle risorse 2010.
Anche in questo caso essendo il sociale priorità assoluta per un ente locale, il taglio potrebbe essere ricostituito da spicchi di risorse di altri capitoli di spesa marginali che diminuendo comunque non subirebbero gravi perdite in favore dei servizi da rendere al cittadino.
Questa operazione permetterebbe di mantenere i livelli al 2010 della spese in favore delle classi meno abbienti ed inoltre di considerare molto importante l’istituzione del nuovo fondo per il sostegno agli investimenti in favore delle nostre attività produttive e commerciali.
Ulteriore impulso da sempre chiesto dal sottoscritto e dal Pd è stato quello dell’incentivazione agli investimenti in centro storico per ridare slancio alla sua storia economica ed istituzionale creando anche in questo caso un regolamento ad hoc.
PIANO INVESTIMENTI 2011/2013 - Per il capitolo investimenti occorre ridare slancio al biglietto da visita del nostro centro storico ovvero la residenza municipale.
Da anni devono essere effettuati investimenti per il restyling dell’ufficio anagrafe, luogo tra i più frequentati dalla comunità osimana.
Oltre a ciò, occorre un investimento strutturale agli infissi del palazzo che se osservati per un attimo, ci si accorge del loro grave deterioramento.
Pensiamo ad un turista che fotografa il nostro comune od ad un altro che entra all’ufficio anagrafe per un informazione, quale impressione della residenza municipale potrebbe rimanere impressa?
Dispiacerebbe pensare a quello che potrebbe essere il suo racconto riportato nella sua comunità di origine.
Positivo l’importante investimento nell’edilizia scolastica, in particolare per la Bruno da Osimo che il Pd voleva vedere conservata al centro storico e ristrutturata, oggi infatti vi è 1 milione di euro a disposizione.
Per la viabilità invece è di fondamentale importanza pensare alla sistemazione di obiettivi già preannunciati come la rotatoria Guazzatore/Marco Polo come quella del Conte orsi, manutenzione straordinaria delle strade e marciapiedi per garantire un’efficace sicurezza stradale a salvaguardia dell’incolumità pubblica.
Per il milione di euro in favore di opere stradali varie, occorre costruire una scala delle priorità anche alla luce dei recenti danni causati dalla pioggia con evidenziazione specifica delle vie da sistemare o asfaltare.
Nuovi sistemi di illuminazione pubblica a più alto risparmio energetico, nuove pensiline attesa autobus con migliore segnaletica di orari e destinazioni a disposizione dell’utenza ed infine cominciare a pensare ad alcuni sovrappassi pedonali in zone critiche di Osimo potrebbe essere occasione per migliorare anche l’arredo urbano della città in questo caso come biglietto da visita in entrata nelle frazioni e nella prima periferia.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente Commissione Attività produttive.

ZONA "FOSSO OFFAGNA" - COLLEGAMENTO STRADE INTERPODERALI - S.S. 361

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
GEOM. MIRCO GALLINA

AL SINDACO DEL COMUNE DI OSIMO

GEOM. STEFANO SIMONCINI


OGGETTO: Interrogazione su viabilità accesso e transito strade interpoderali

zona “Fosso Offagna”-S.S. 361/post alluvione 2006

Visto che alcune famiglie residenti nei pressi del “Fiume Offagna” lungo Via Ancona prima dell’alluvione 2006 per raggiungere la S.S. 361 usufruivano di un ponticello che collegava la strada interpoderale di proprietà privata ubicata dinanzi le loro abitazioni alla viabilità pubblica più vicina con il tacito accordo di tutti gli interessati;

Considerato che l’evento calamitoso portò alla nomina di un commissario straordinario delegato ad eliminare le condizioni di rischio e sicurezza del bacino idrografico interessato dai danni provocati dall’alluvione compreso la messa in sicurezza del “Fosso Offagna”;

Preso atto che con l’intervento del commissario straordinario si è dovuti procedere all’abbattimento del ponticello che collegava la strada interpoderale alla S.S. 361;
Visto che tale intervento ha prodotto per alcune delle famiglie interessate il caso del c.d. “Fondo intercluso” dettato dagli articoli che seguono del codice civile:

- Art. 1051 c.c. “Il proprietario, il cui fondo è circondato da fondi altrui, e che non ha uscita sulla via pubblica né può procurarsela senza eccessivo dispendio o disagio, ha diritto di ottenere il passaggio sul fondo vicino per la coltivazione e il conveniente uso del proprio fondo. Il passaggio si deve stabilire in quella parte per cui l’accesso alla via pubblica è più breve e riesce di minore danno al fondo sul quale è consentito. Esso può essere stabilito anche mediante sottopassaggio, quando sia preferibile, avuto riguardo al vantaggio del fondo dominante e al pregiudizio del fondo servente;

- Art. 1033 c.c. “ Quando in forza di legge, il proprietario di un fondo ha diritto di ottenere da parte del proprietario di un altro fondo la costituzione di una servitù, questa, in mancanza di contratto, è costituita con sentenza. Può anche essere costituita con atto dell’autorità amministrativa nei casi specifici determinati dalla legge. La sentenza stabilisce le modalità della servitù e determina l’indennità dovuta.
e che però è stato inibito loro il passaggio;


Visto che per risolvere temporaneamente la situazione il commissario straordinario ha autorizzato l’apertura di una passaggio temporaneo, diretto e di emergenza che occupa porzioni di fondo di due proprietari di strade interpoderali che permettono ad altri rimasti senza vie d’uscita dalle proprie abitazioni di raggiungere in via immediata la S.S. 361 senza causare loro danni irreparabili oggi e per il futuro;
Visto l’enorme quantitativo di pioggia caduta in questi giorni nella nostra città che ha interessato anche la zona del “Fosso Offagna” e quindi per evitare nuovamente di mettere a repentaglio la sicurezza delle famiglie interessate ;

Preso atto che:

- l’art. 50 del Testo unico sugli enti locali (D.Lgs. 267/00) dice che in particolari casi di emergenze sanitarie e di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze con tingibili ed urgenti sono adottate dal Sindaco, quale rappresentante della comunità locale,
- l’art. 54 del Testo unico sugli enti locali (D.Lgs. 267/00) prevede che Il Sindaco, quale ufficiale di governo adotta con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino l’incolumità dei cittadini;

INTERROGA IL SINDACO:

1) per sapere se è a conoscenza di tale situazione?

2) Se ritiene la che la questione è meritevole di essere valutata come caso di emergenza igienico-sanitaria, interdizione alla pubblica via e a pubblico servizio, mancata salvaguardia dell’incolumità pubblica per le famiglie interessate dal c.d. “fondo intercluso”?

3) Se intende provvedere all’emanazione di un’ordinanza urgente ed insindacabile che obblighi a lasciare libero il passaggio sul tratto di strada che costituisce via d’uscita immediata e diretta per coloro che sono interessati dal caso del c.d. “fondo intercluso” in attesa di una risoluzione definitiva che ponga rimedio al problema della viabilità con una soluzione di natura pubblica?

4) Per conoscere se prevede investimenti pubblici per la messa in sicurezza della viabilità di quella zona e quali sono i tempi e le modalità certe di realizzazione?



SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicrepresidente Commissione attività produttive




mercoledì 2 febbraio 2011

SOCIETA PARTECIPATE: SPUNTI DI RIFLESSIONE IMPORTANTI DALL’AVV. DI FAVA

Dal convegno di ieri, alla presenza di un illustre relatore quale l’Avvocato Di Fava emergono ulteriori suggerimenti per continuare il dibattito sulla riorganizzazione delle società partecipate quale argomento che interessa la comunità osimana e dove maggioranza e minoranza devono trovare una linea comune.
Alla luce delle recenti normative approvate a livello nazionale e fatto salvo l’obbligo morale e politico di salvaguardare livelli occupazionali ed efficienza dei servizi resi alla comunità, l’ospite mostra attenzione a dei particolari che ci aiutano a migliorare il profilo del dibattito politico e ricorda come sia il Consiglio comunale ad aver titolo a delineare le linee guida per il futuro.
In particolare due sono gli aspetti che ci aiutano a fare chiarezza.
Il primo riguarda i servizi a rilevanza economica dove si evince come nel redigere un unico bando di gara si possano delineare con specificità i servizi dove il privato deterrà la gestione operativa come imposto dalla legge; poi il suggerimento è di dare seguito al bando con la sottoscrizione di un patto parasociale che vincoli nei contenuti l’accordo pubblico-privato per tutta la scadenza del contratto previsto in gara.
Per noi è più semplice perché la base di partenza è la storia che ci lega al Gruppo Iride, dove ora c’è un contenzioso aperto che si potrebbe però chiudere proprio con la sottoscrizione di un nuovo patto parasociale che da un lato vincoli l’operatività aziendale ai bisogni della comunità servita secondo una scala delle priorità dettata dai soci pubblici e dall’altro lato ponga le condizioni per un piano industriale dove sia possibile prevedere una remunerazione per il capitale investito visto che il privato dovrà salire almeno ad una partecipazione del 40%.
Se così non fosse ci sono i termini per riscrivere la storia di Astea con un bando pubblico dove collocare il 40% del capitale sul mercato ponendo il vincolo dell’opzione per chi acquista di ereditare la quota parte dal socio storico che ad oggi ha chiesto di essere liquidato.
Per ciò ch concerne i servizi strumentali più propriamente legati alla realizzazione di un servizio/attività a favore dell’ente locale e non al mercato, la novità è che solamente questo tipo di attività è interessata dall’ultima manovra che prevede per i comuni come il nostro tra i 30000 ed i 50000 abitanti di avere al massimo una sola società a capitale interamente pubblico, salvo che il capitale sia ampliato a più comuni determinando così un aumento della popolazione che superi il limite di una sola società.
Quindi il dato di fondo è che la questione servizi strumentali sia affrontata a più ampio raggio con una collaborazione con i Comuni limitrofi come accade per l’ambito sociale.
Il Pd ed il sottoscritto da più tempo affermano di essere disponibili a discuterne in Commissione Attività produttive, sede più opportuna per predisporre le basi di una riorganizzazione nella gestione dei servizi pubblici locali ad Osimo.
Il dialogo e la collaborazione, dapprima provocherà delle frizioni, ma alla fine produrrà quello scopo per cui la politica non deve guardare alla provenienza, ma alla salvaguardia di quei dati che il Dott. Carbonetti ieri ci ha presentato, ovvero circa 248 lavoratori a tempo indeterminato full time, 83 part-time e circa 150 a tempo determinato tra full-time e part-time.
Non dimentichiamoci poi che potenzialmente, con le nostre idee, dovremo migliorare quel 30% di fornitura di servizi alle società partecipate che è arrivato dalle aziende private del nostro territorio.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente commissione Attività produttive

mercoledì 19 gennaio 2011

CENTRO STORICO E PARCHEGGI: "CONCRETEZZA DEGLI INTERVENTI, NO CONVEGNI"

Il centro storico necessita di essere sostenuto con interventi concreti che guardino alla disponibilità di parcheggi, ma soprattutto al rilancio economico e culturale delle attività esistenti.
Le aree di sosta saranno utili se il Comune avrà in mente un progetto di sviluppo a medio/lungo termine a partire dall’albergo diffuso che è un primo passo, ma occorre anche un piano di incentivi ad investire in nuove attività commerciali o culturali per giovani e adulti.
Se si pensa di vendere Palazzo Ex Eca, non considerando la storia economica e sociale di quella struttura che potrebbe essere valorizzata con un’adeguata ristrutturazione e concessa in affitto a canoni agevolati ad Enti, categorie e così via generando entrate per il Comune, se si pensa di trasferire la Bruno da Osimo in altra sede, se si pensa ad una riconversione del mercato coperto che dovrà comunque prevedere una nuova offerta commerciale e di svago per gli osimani, mi chiedo quali saranno poi gli utenti finali della volontà di valorizzare il nostro centro storico?
Studenti, giovani e pensionati, oltre ai turisti, sono il target al quale servire il progetto di valorizzazione del centro storico. Vanno ben ascoltati quindi i suggerimenti della Confcommercio. Occorre inoltre pensare ad una nuova sede per un cinema perché è la cittadinanza che lo ricorda e lo richiede, a lei va dato mandato di esprimersi nei consigli di quartiere.
Per quanto riguarda il piano parcheggi, credo sia il tempo di fare chiarezza.
Anche in questa opportunità di sviluppo di idee per il centro storico credo sia importante il contributo delle categorie come l’Associazione costruttori edili e l’Ordine degli ingegneri e degli architetti per meglio pianificare una proposta urbanistica e di investimento consona alla geomorfologia del nostro centro storico.
I progetti che l’amministrazione comunale presenterà alla cittadinanza sono stati il frutto di una pianificazione di anni passati che non ha poi trovato un riscontro concreto. O si avanti su quella strada producendo degli atti concreti o ci impegniamo tutti a predisporre un “Piano parcheggi” da discutere in Consiglio comunale che sia espressione di tutte le componenti politiche e soprattutto della voce delle esigenze dei nostri cittadini.
Non dimentichiamoci poi che per rendere concreta una proposta ci vuole certezza nelle risorse a disposizione e fino a ieri ponevamo attenzione al patto di stabilità che potrebbe vincolare gli investimenti che l’amministrazione vuole presentare alla città. Un altro motivo per riportare la discussione in Consiglio comunale per delineare una scala delle priorità in base all’effettiva disponibilità nelle casse comunali.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente Commissione Attività produttive

domenica 2 gennaio 2011

LA STORIA, LA VERITA’ ED UNA PROPOSTA PER LA SEDE STORICA ASTEA

"SALVAGUARDIAMO LA STORIA ECONOMICA ED ISTITUZIONALE DEGLI IMMOBILI ASTEA DI VIA GUAZZATORE - PRIMA SEDE "EX LENCO" E POI ASPM, OGGI ASTEA "

Da tempo si parla insistentemente di una nuova sede per l’Astea Spa più baricentrica tra Osimo e Recanati, i due maggiori soci pubblici all’interno della compagine societaria, ma agli osimani una cosa non è certa ovvero quale sarà il destino di un pezzo di storia economica ed istituzionale osimana, cioè gli immobili di Via Guazzatore, prima sede di una delle più importanti e storiche aziende osimane “La Lenco” e poi sede istituzionale della nostra municipalizzata.
Allo stato attuale il nostro Prg prevede per quell’area un Ambito di trasformazione strategica che recita nel titolo così: “L’intervento prevede la riconversione degli attuali edifici Astea mediante demolizione e successiva ricostruzione. Il nuovo plesso edilizio sarà destinato prevalentemente ad usi commerciali e direzionali”.
Nei fatti scopriamo però che la categoria d’uso prevalente sarà la residenzialità e sino ad un max del 40% la destinazione complementare potrà essere di diversa destinazione quale ad esempio: Commercio all’ingrosso, pubblici esercizi, esposizioni, uffici e studi professionali, complessi direzionali e terziari, sedi istituzionali ed amministrative e magazzini.
Non credo sia possibile pensare a qualsiasi operazione immobiliare che miri alla residenzialità visto che migliaia di osimani hanno ancora nel cuore la testimonianza di aver lavorato nel cuore produttivo della nostra città negli anni ‘70-’80 e non è giustificabile una demolizione e ricostruzione dopo i lavori effettuati nei primi anni ’90 dall’allora amministrazione ASPM per trasformare un ormai ex opificio nella sua futura e splendida sede istituzionale/amministrativa che conta anche un libro che racconta la sua storia dal titolo: “UN’AZIENDA AL SERVIZIO DEL CITTADINO”.
Noi amministratori pubblici, prendendo spunto dal libro, dovremo affidare al futuro degli immobili Astea di Via Guazzatore “UNA DESTINAZIONE AL SERVIZIO DEL CITTADINO” ovvero: ESPOSIZIONI, COMPLESSI DIREZIONALI E TERZIARI, SEDI ISTITUZIONALI/AMMINISTRATIVE, ATTREZZATURE D’INTERESSE COMUNE, SCUOLE DELL’OBBLIGO E NON, ATTREZZATURE PER LO SPORT O PER LA CULTURA.
Ciò significa, ad esempio, che l’attuale sede Astea potrebbe rappresentare una sede qualificata per il Tribunale con annesse le sedi delle forze dell’ordine osimane alle quali servono ampi spazi per i propri uffici, per i parcheggi ad uso personale e per l’utenza, rimanendo comunque nel perimetro del centro storico.
Od in alternativa affidare al polo “Astea” un funzione che miri più ad un possibile Polo scientifico-tecnologio orientato all’Istruzione, alla cultura ed alla formazione creando sinergie tra Università, Istituti superiori, centri di formazione professionale e mondo del lavoro.
Qualsiasi sarà poi la scelta che l’Amministrazione comunale intenderà fare, l’auspicio più grande è che anche la storia della “Lenco” possa rivivere e testimoniare gli anni intensi della sua attività sul nostro territorio attraverso un segno distintivo che si contraddistingua nell’impegnare i futuri acquirenti degli immobili di Via Guazzatore a lasciare uno spazio espositivo ad essa dedicato.


SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente Commissione Attività produttive

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
GEOM. MIRCO GALLINA

AL SINDACO DEL COMUNE DI OSIMO
GEOM. STEFANO SIMONCINI


OGGETTO: INTERROGAZIONE IN MERITO A FUTURA DESTINAZIONE IMMOBILI ASTEA – VIA GUAZZATORE

RICHIESTA DI RISPOSTA ORALE E SCRITTA

Visto che il complesso di immobili di proprietà Astea spa siti in Via Guazzatore rappresentano per la nostra comunità, prima ancora di essere stati sede della nostra municipalizzata, la storica sede “Ex Lenco” per cui migliaia di osimani hanno lavorato;

Considerato che la ricchezza culturale ed economica di quella esperienza è ancora viva nel cuore di tante famiglie osimane ed è oggi rappresentata dal passaggio di proprietà ad altra importante realtà industriale ed istituzionale quale è oggi Astea Spa;

Visto che in questi ultimi mesi si parla molto di una nuova sede Astea in un territorio a cavallo tra Osimo e Recanati a raccogliere meglio le esigenze dei due maggiori soci pubblici ed in nome di una razionalizzazione dei costi di gestione delle due sedi esistenti ricordando anche quella di Chiarino di Recanati;

Visto che Osimo è azionista di maggioranza relativa ed in base allo Statuto esprime Presidente ed Amministratore delegato in sede di Cda dell’Astea Spa e quindi un’influenza notevole nelle scelte strategiche aziendali;

Vista la delibera n°154 del C.C. del 21/09/2005 che prevedeva l’avvio di un piano di recupero di iniziativa pubblico/privata per gli immobili Astea siti in Via Guazzatore e che mirava ad una più generale riqualificazione urbana con classificazione PRG in parte a zona per attrezzature di interesse comune ed in parte a zona residenziale a cubatura definita;

Considerata l’attuale classificazione urbanistica prevista all’Ambito di trasformazione strategia n°6 che prevede il carattere prevalente della residenzialità ed al max il 40% da destinare ad altre attività;
Ritenuto opportuno eliminare la quota residenziale prevalente in favore della storia di detta zona che deve avere carattere prevalente di interesse generale quale: ESPOSIZIONI, COMPLESSI DIREZIONALI E TERZIARI, SEDI ISTITUZIONALI/AMMINISTRATIVE, ATTREZZATURE D’INTERESSE COMUNE, SCUOLE DELL’OBBLIGO E NON, ATTREZZATURE PER LO SPORT O PER LA CULTURA;


Tutto ciò premesso;

INTERROGA:

1) L’A.C. per conoscere se è ancora nelle sue intenzioni la volontà di mantenere inalterata la destinazione urbanistica prevista all’Ambito di trasformazione strategia n°6 del P.r.g. vigente a carattere prevalentemente residenziale;

2) L’A.C. per conoscere a che punto è la trattativa tra i soci di Astea per la scelta del sito della nuova sede, quali sono i tempi di realizzazione e cosa ne sarà quindi di quella storica in Via Guazzatore;

3) L’A.C. se ha mai pensato di dedicare uno spazio dei quegli immobili alla storia della “Ex Lenco” dove migliaia di osimani hanno lavorato e prodotto ricchezza per il nostro territorio.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente Commissione Attività produttive