lunedì 4 luglio 2011

SPORT PER TUTTI - COME GARANTIRE RISORSE CERTE DI BILANCIO PER LE NOSTRE SOCIETA' SPORTIVE

Gentile Sindaco e colleghi della maggioranza,
nessuna attesa per il contributo per l’associazione sportiva di cui sono presidente poiché da ormai due anni non esercita più nessuna attività agonistica.

Il mio intervento politico mirava a sollecitare l’amministrazione comunale affinché si costruisca una politica sullo sport che possa garantire ogni anno, in fase di bilancio di previsione, un minimo di contribuzione all’attività agonistica di ciascuna società sportiva, senza attendere l’anno venturo al realizzarsi di un buon avanzo di amministrazione che potrà essere distribuito solo dopo la sua approvazione.

Se questo non si realizzasse o si realizzasse solo in parte, quale sarebbe poi il criterio più equo per la distribuzione? Ci potrebbero essere società che rimangono senza contributo e per il loro bilancio questa mancanza potrebbe risultare un problema oppure potrebbero aspettare tempi di liquidazione del contributo non consoni rispetto ai pagamenti da onorare.

Una nuova strategia di pianificazione basata ad esempio sul corrispettivo per la gestione di un impianto sportivo onnicomprensivo di ogni esigenza legata all’annata sportiva che garantirebbe risorse certe e che gravitando in bilancio tra le prestazioni di servizio e non tra i trasferimenti rispetterebbe i rigidi limiti del patto di stabilità.

Da sottolineare poi che se il taglio dei contributi è del 80% rispetto al passato, non vi è stata una vera e propria decurtazione e sono previste deroghe per progetti specifici.

Quindi gestione impianti sportivi dietro pagamento di un corrispettivo (prestazione di servizi) e progetti specifici (trasferimenti, rispettando il taglio della legge di stabilità) garantiscono da un lato il pieno rispetto del patto di stabilità e dall’altro lato concedono alle società sportive di avere la certezza di un contributo economico da iscrivere a bilancio.

Una minima elargizione in grado di soddisfare per gradi il raggiungimento dello scopo sociale ed educativo che ha oggi lo sport nei confronti delle giovani generazioni che potrebbe poi essere integrata da un eventuale distribuzione dell’avanzo di bilancio.
Stessa sollecitazione alla costruzione di una politica sull’edilizia scolastica che coinvolga tutti gli attori formali, nel nostro caso della classe politica di qualsiasi provenienza, al fine di salvaguardare l’istruzione pubblica quale pilastro educativo della nostra società.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd

A PROPOSITO DI EDILIZIA SCOLASTICA.......

In occasione della discussione sulla variazione di bilancio che proponeva un ulteriore investimento nell’edilizia scolastica per la scuola d’infanzia a San Biagio ne è nato un dibattito più generale in cui si è ritenuto importante intervenire affermando come questa tematica non debba riguardare singoli interventi puntuali legati a variazioni a seconda delle esigenze temporanee da tamponare, ma debba legarsi ad una programmazione più generale che tenga conto delle esigenze formative della nostra comunità e della nuova geografia del nostro territorio.

Fatto salvo che è condivisibile, in casi di emergenza e necessità intervenire, l’eccezione non deve divenire la regola.

Questo perché come per la predisposizione di un p.r.g., il primo dato da tenere in considerazione è il calcolo dimensionale, quindi la proiezione di come crescerà la popolazione nei prossimi 10 anni nella città, anche per la scuola occorre pianificare il numero delle strutture, dove ubicarle, il numero degli studenti da ospitare a secondo del mutamento geografico della popolazione residente nella nostra città, tenuto conto della libera facoltà delle famiglie di scegliere l’istituto dove iscrivere il proprio bambino.

A distanza di anni quindi se necessario ripensare la programmazione scolastica sul territorio con una mozione che dovrà essere molto articolata sul problema scuole, cogliamo l’occasione di interessare tutta la politica osimana, minoranze comprese però, senza strumentalizzazioni da una parte e dall’altra per convocare famiglie, docenti, dirigenti, provveditorato regionale agli studi per costruire un progetto futuro nell’edilizia scolastica sul nostro territorio.

Questo per evitare che si arrivi allo scontro politico duro dove l’ingerenza politica può condizionare quella che è invece la reale esigenza delle famiglie osimane.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente commissione attività produttive