giovedì 28 ottobre 2010

I LAVORATORI DELLE PARTECIPATE NON DEVONO PIU' ASPETTARE

TEMPI BREVI PER PREDISPORRE UN PIANO QUADRO IN COMMISSIONE ATTIVITA ECONOMICHE COINVOLGENDO TUTTE LE FORZE POLITICHE

Una cosa è certa. Per i 400 lavoratori delle società partecipate una soluzione va trovata.
L’Amministrazione comunale deve assolutamente costruire una strategia per il futuro.
Oggi è obbligo morale ed amministrativo trovare una soluzione momentanea per tamponare le perdite 2010. Come? Ci sono fondi in diversi capitoli di spesa, definiti all’Intervento per oneri straordinari di gestione che vanno di fatto sempre in avanzo di amministrazione, utilizziamoli subito.
Queste situazioni di difficoltà durante l’esercizio finanziario, Osimo non se le può più permettere, deve esserci strategia preventiva e certezza degli obiettivi di un piano industriale almeno triennale.
Il Pd da sempre vicino alla problematica della salvaguardia dei posti di lavoro e delle professionalità acquisite, da tempo richiede un confronto in Commissione Attività economiche per predisporre un “piano quadro” in attesa che a giorni esca l’ultimo decreto attuativo sulla razionalizzazione dei servizi pubblici locali.
Ad oggi è possibile un confronto sulle prime indicazioni date.
Fatto salvo l’obbligo di una sola partecipata, nell’ultimo decreto dovranno essere disciplinati i casi di esclusione.
Tra essi dovrebbe rientrare la gestione dei servizi privi di rilevanza economica ovvero con scopo meramente sociale.
Da qui l’idea di aprire una discussione con tutte le forze politiche dove la base di partenza veda la Asso come gestore unico dei servizi essenziali, privi di rilevanza economica e all’Astea vengano trasferiti i servizi remunerativi.
Passaggio che preveda il trasferimento di tutti i mezzi necessari, a partire dal personale esistente e le risorse che di anno in anno verranno inserite a bilancio, cercando per il futuro di limitare i costi di natura superflua.

SIMONE PUGNALONI
Consiglio comunale Pd
Vicepresidente commissione consiliare Attività economiche

giovedì 21 ottobre 2010

SOCIETA’ PARTECIPATE: LA SVOLTA NELLE MANI DEGLI AMMINISTRATORI PUBBLICI LOCALI

Risorse a disposizione e rilevanza economica dei servizi pubblici locali sono i requisiti dettati dalle ultime disposizioni di legge per mettere nelle condizioni il Sindaco di regolare il problema dei 400 lavoratori delle nostre società partecipate.
Con un delibera il Consiglio comunale dovrà, dopo un attenta analisi di mercato, delineare un “Piano Quadro” dove disciplinerà le regole secondo cui un servizio ha carattere imprenditoriale o meno.
Se esistono i presupposti per una gestione concorrenziale, nulla si può eccepire all’apertura al mercato ed all’obbligo di avere al massimo una società municipalizzata nei comuni tra i 30000 ed i 50000 abitanti.
Se invece la gestione diretta è in utile, almeno l’80% di esso viene reinvestito nei servizi e al tempo stesso la tariffa è a prezzi molto agevolati, tale modalità di gestione è adeguata.
Unico limite all’affidamento in house è l’ammontare dei contratti di servizio, se inferiori a 200.000 €, la decisione spetta direttamente al Sindaco, se superiore sarà l’Authority Antitrust a decidere.
Dalla manovra correttiva ultima poi si attendono ulteriori disposizioni più rigide, salvo casi di esclusione, ascoltato il parere degli enti interessati.
Ecco quindi che in questa fase la commissione Attività economiche rappresenta il tavolo di confronto bipartisan per discutere e provare in tempi brevi a delineare una bozza del “Piano Quadro”
Lavoriamo per un “Piano quadro” che vede la Asso come base di partenza per i servizi ad affidamento diretto trasferendogli anche forza lavoro e risorse per svolgere quei servizi privi di rilevanza economica che oggi sono in capo a Parko, Im.os., Geos ed in generale a tutto il contesto delle partecipate.
Per gli altri servizi per cui è previsto una remunerazione al capitale investito trasferiamo da subito forze lavoro e risorse all’Astea, seguendo gli sviluppi del rapporto con il socio privato rispetto agli indirizzi legislativi attuali.
Il sottoscritto ed il gruppo PD vuole quindi sollecitare con questa iniziativa l’A.C. ad attivarsi subito per trasferire le nostre proposte anche in sedi più autorevoli come Anci, Upi e conferenza Stato-regioni, interlocutori diretti del Ministero dell’economia al quale è delegata la scelta finale seconda l’ultima manovra dei conti pubblici.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente Commissione Attività economiche