mercoledì 8 settembre 2010

PRECISAZIONE SU "PALAZZO EX ECA"

In merito alle considerazione comparse sul blog istituzionale dell’Ente intendo precisare che da quando sono stato eletto su Astea, Bilancio, Centro storico ed Attività produttive ho sempre effettuato interventi pubblici e proposte.
Proposte che vengono puntualmente bocciate e strumentalizzate dalla maggioranza che le fa proprie cambiandone il lessico, ma non il merito.
Questo è il vero dispiacere con il quale affronto il mio mandato di consigliere comunale da un anno e dove comunque non mi stancherò di essere propositivo perché lo devo alla città per il quale ho scelto di scendere in campo come amministratore locale.
Dispiacere dettato dal fatto che essere rappresentante della minoranza non significa dire “NO” ad ogni costo, tanto più quando si pone dinanzi a me il bene della città e della comunità osimana.
ll centro storico va rivitalizzato veramente, e come ho affermato, in questo momento non con nuova residenzialità, ma con l’incentivo ad ospitare nuove attività commerciali, ricreative, culturali e sedi istituzionali.
Ecco perché ho affermato che dalla ristrutturazione del Palazzo Ex Eca si potrebbero ricavare spazi da affittare anche a canoni agevolati a scomputo dei lavori di manutenzione straordinaria a carico degli affittuari in favore di migliori o nuovi servizi da offrire in centro storico.
Ciò che fa vivere il centro storico non è solo il turismo, componente importante dello sviluppo economico della nostra comunità, ma anche le stesse famiglie osimane.
Famiglie che recandosi presso gli uffici comunali per sbrigare pratiche amministrative, potrebbero approfittare di una passeggiata in centro storico per fare acquisti.
La rivitalizzazione del centro storico passa però per le difficoltà che riguardano la gestione delle politiche di bilancio.
Bilancio che prevede tra le fonti di finanziamento per fare investimenti principalmente l’accensione di nuovi mutui, la riscossione di oneri di urbanizzazione e, come nel caso del Palazzo Ex Eca, la vendita del patrimonio immobiliare.
Nella scelta di quale strumento utilizzare la mia considerazione riguarda il fatto di avere, come amministratori locali, un’ottica di medio/lungo termine nell’amministrare che promuove un sviluppo della città in maniera più moderata e dosata negli anni, senza eccessiva volontà di fare.
Ciò spiega la citazione di sviluppo urbanistico con annesso aggettivo “EQUILIBRATO”.
Equilibrio che non promuove la cementificazione e che al tempo stesso non preclude lo sviluppo urbanistico della città.
Equilibrio che avrebbe permesso di incassare i rilevanti oneri di urbanizzazione delle legislature passate in un lasso di tempo più lungo tale da permettere all’attuale Sindaco Simoncini di stare più tranquillo nella gestione delle politiche di bilancio e del loro rapporto con il Patto di stabilità.
Patto di stabilità che impone al responsabile dei servizi finanziari di certificare l’entrata certa in termini di liquidità prima di eseguire un investimento.
Quindi l’accensione di nuovi mutui legata invece ad un parametro che riguarda il pagamento degli interessi in un anno che non può superare il limite del 12% del totale dei primi tre titoli di entrata, ciò significa che se negli anni ne sono stati accesi in numero elevato e soprattutto di importi rilevanti , questo contribuisce a limitarne l’accensione di nuovi per il futuro.
Questo per dire che se viviamo un momento di difficoltà, di ciò ne è consapevole anche il Pd, questo non vuol dire però che per fare investimenti occorre vendere parte del patrimonio immobiliare del Comune di Osimo, tanto più se sede da sempre di uffici comunali .
Uffici che nelle legislature passate hanno funzionato bene, hanno ospitato sede importanti come quella amministrativa della Park.o Spa che oggi paga l’affitto a privati, quindi spesa che si potrebbe evitare e l’ufficio del catasto dove oggi tra le altre cose vi è la sede di un sportello bancario che paga regolarmente l’affitto.
Il Partito democratico tengo a ribadire, a volte esprime la volontà di collaborare, si presenta costruttivo agli occhi dell’opinione pubblica e delle difficoltà che ci pone l’imponente crisi economica che ha investito il nostro Paese, ma in questi casi è l’Amministrazione comunale che dovrebbe saper recepire il nostro pensiero senza pregiudizi.
Spero che nelle occasioni di confronto futuro questo spazio per me, ma soprattutto per il Pd e per l’intera opposizione vi sarà perché prima di tutto viene il bene degli osimani.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
VicePresidente Commissione consiliare Attività produttive

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