lunedì 19 settembre 2011

MANOVRA D’ESTATE: L’UNIONE FA LA FORZA

Come per le piccole realtà, valorizzare il ruolo delle Unioni tra Comuni

Con l’approvazione della manovra economica del governo si assegna alle autonomie locali le responsabilità più importanti per cercare di contenere i danni che sta provocando una crisi economica che tarda a calare i suoi effetti.
Si evidenzia una drastica diminuzione dei trasferimenti a regioni e Comuni per la gestione dei servizi essenziali, primo su tutti il sociale.
Si chiede addirittura ai Comuni di trasformarsi in funzionari dell’Agenzia delle entrate.
A questo punto non so come i nostri concittadini potranno giudicare l’operato dei propri amministratori locali.
La prospettiva per mantenere un giudizio positivo da parte della cittadinanza è quello di unire le forze per mantenere inalterata la qualità della vita, senza intaccare il fisco.
Per tale motivo sull’esempio della gestione associata in campo sociale nell’Ambito n°13 tra Osimo, Castelfidardo, Loreto, Camerano, Numana, Sirolo ed Offagna è possibile promuovere altri esempi attraverso l’istituzione dell’Unione di Comuni prevista all’art. 32 del Testo Unico sugli enti locali.
Sicuramente si dovrà trovare una strategia comune che ponga attenzione alle diverse sensibilità del territorio poiché ogni Comune avrà le sue priorità in termini di investimenti, servizi da rendere al cittadino ed anche in termini di imposizione fiscale.
Ciò non deve precludere l’apertura di un confronto tra amministrazioni locali contermini che possano elaborare un progetto politico-amministrativo comune che abbia quale obiettivo: tariffe contenute, mantenimento di elevati standard qualitativi dei servizi resi alla collettività, opportunità di lavoro ed investimenti infrastrutturali.
Per tale motivo ho depositato una mozione in tal senso da proporre al dibattito del consiglio comunale come segue:








AL SINDACO COMUNE DI OSIMO
GEOM. STEFANO SIMONCINI

AL PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE
GEOM. MIRCO GALLINA



MOZIONE: Gestione integrata servizi pubblici locali - Valutazione su possibile costituzione

Unione di comuni



Visto l’art. 32 del Testo unico sugli enti locali che recita così:

Unioni di comuni.
1. Le unioni di comuni sono enti locali costituiti da due o più comuni di norma contermini, allo scopo di esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di loro competenza.
2. L'atto costitutivo e lo statuto dell'unione sono approvati dai consigli dei comuni partecipanti con le procedure e la maggioranza richieste per le modifiche statutarie. Lo statuto individua gli organi dell'unione e le modalità per la loro costituzione e individua altresì le funzioni svolte dall'unione e le corrispondenti risorse.
3. Lo statuto deve comunque prevedere il presidente dell'unione scelto tra i sindaci dei comuni interessati e deve prevedere che altri organi siano formati da componenti delle giunte e dei consigli dei comuni associati, garantendo la rappresentanza delle minoranze.
4. L'unione ha potestà regolamentare per la disciplina della propria organizzazione, per lo svolgimento delle funzioni ad essa affidate e per i rapporti anche finanziari con i comuni.


5. Alle unioni di comuni si applicano, in quanto compatibili, i princìpi previsti per l'ordinamento dei comuni. Si applicano, in particolare, le norme in materia di composizione degli organi dei comuni; il numero dei componenti degli organi non può comunque eccedere i limiti previsti per i comuni di dimensioni pari alla popolazione complessiva dell'ente. Alle unioni competono gli introiti derivanti dalle tasse, dalle tariffe e dai contributi sui servizi ad esse affidati.
Visti gli imponenti tagli che la manovra correttiva votata dalle Camere si appresta ad applicare ai trasferimenti dallo Stato alle autonomie locali;
Considerato che per ogni comune contermine le priorità nella gestione dei servizi pubblici locali possono essere differenti sia in termini di risorse da destinarsi che per modalità di gestione;





SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE:

1) a valutare l’opportunità di discutere assieme a tutti i Sindaci interessati sulla base del modello Ambito n°13 del sociale la possibile costituzione di un’Unione di comuni cosi da creare economie di scale in grado di garantire servizi di elevata qualità a prezzi politici definendone insieme la scala delle priorità negli investimenti ed un più generale progetto amministrativo comune






SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd