domenica 2 gennaio 2011

LA STORIA, LA VERITA’ ED UNA PROPOSTA PER LA SEDE STORICA ASTEA

"SALVAGUARDIAMO LA STORIA ECONOMICA ED ISTITUZIONALE DEGLI IMMOBILI ASTEA DI VIA GUAZZATORE - PRIMA SEDE "EX LENCO" E POI ASPM, OGGI ASTEA "

Da tempo si parla insistentemente di una nuova sede per l’Astea Spa più baricentrica tra Osimo e Recanati, i due maggiori soci pubblici all’interno della compagine societaria, ma agli osimani una cosa non è certa ovvero quale sarà il destino di un pezzo di storia economica ed istituzionale osimana, cioè gli immobili di Via Guazzatore, prima sede di una delle più importanti e storiche aziende osimane “La Lenco” e poi sede istituzionale della nostra municipalizzata.
Allo stato attuale il nostro Prg prevede per quell’area un Ambito di trasformazione strategica che recita nel titolo così: “L’intervento prevede la riconversione degli attuali edifici Astea mediante demolizione e successiva ricostruzione. Il nuovo plesso edilizio sarà destinato prevalentemente ad usi commerciali e direzionali”.
Nei fatti scopriamo però che la categoria d’uso prevalente sarà la residenzialità e sino ad un max del 40% la destinazione complementare potrà essere di diversa destinazione quale ad esempio: Commercio all’ingrosso, pubblici esercizi, esposizioni, uffici e studi professionali, complessi direzionali e terziari, sedi istituzionali ed amministrative e magazzini.
Non credo sia possibile pensare a qualsiasi operazione immobiliare che miri alla residenzialità visto che migliaia di osimani hanno ancora nel cuore la testimonianza di aver lavorato nel cuore produttivo della nostra città negli anni ‘70-’80 e non è giustificabile una demolizione e ricostruzione dopo i lavori effettuati nei primi anni ’90 dall’allora amministrazione ASPM per trasformare un ormai ex opificio nella sua futura e splendida sede istituzionale/amministrativa che conta anche un libro che racconta la sua storia dal titolo: “UN’AZIENDA AL SERVIZIO DEL CITTADINO”.
Noi amministratori pubblici, prendendo spunto dal libro, dovremo affidare al futuro degli immobili Astea di Via Guazzatore “UNA DESTINAZIONE AL SERVIZIO DEL CITTADINO” ovvero: ESPOSIZIONI, COMPLESSI DIREZIONALI E TERZIARI, SEDI ISTITUZIONALI/AMMINISTRATIVE, ATTREZZATURE D’INTERESSE COMUNE, SCUOLE DELL’OBBLIGO E NON, ATTREZZATURE PER LO SPORT O PER LA CULTURA.
Ciò significa, ad esempio, che l’attuale sede Astea potrebbe rappresentare una sede qualificata per il Tribunale con annesse le sedi delle forze dell’ordine osimane alle quali servono ampi spazi per i propri uffici, per i parcheggi ad uso personale e per l’utenza, rimanendo comunque nel perimetro del centro storico.
Od in alternativa affidare al polo “Astea” un funzione che miri più ad un possibile Polo scientifico-tecnologio orientato all’Istruzione, alla cultura ed alla formazione creando sinergie tra Università, Istituti superiori, centri di formazione professionale e mondo del lavoro.
Qualsiasi sarà poi la scelta che l’Amministrazione comunale intenderà fare, l’auspicio più grande è che anche la storia della “Lenco” possa rivivere e testimoniare gli anni intensi della sua attività sul nostro territorio attraverso un segno distintivo che si contraddistingua nell’impegnare i futuri acquirenti degli immobili di Via Guazzatore a lasciare uno spazio espositivo ad essa dedicato.


SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente Commissione Attività produttive

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
GEOM. MIRCO GALLINA

AL SINDACO DEL COMUNE DI OSIMO
GEOM. STEFANO SIMONCINI


OGGETTO: INTERROGAZIONE IN MERITO A FUTURA DESTINAZIONE IMMOBILI ASTEA – VIA GUAZZATORE

RICHIESTA DI RISPOSTA ORALE E SCRITTA

Visto che il complesso di immobili di proprietà Astea spa siti in Via Guazzatore rappresentano per la nostra comunità, prima ancora di essere stati sede della nostra municipalizzata, la storica sede “Ex Lenco” per cui migliaia di osimani hanno lavorato;

Considerato che la ricchezza culturale ed economica di quella esperienza è ancora viva nel cuore di tante famiglie osimane ed è oggi rappresentata dal passaggio di proprietà ad altra importante realtà industriale ed istituzionale quale è oggi Astea Spa;

Visto che in questi ultimi mesi si parla molto di una nuova sede Astea in un territorio a cavallo tra Osimo e Recanati a raccogliere meglio le esigenze dei due maggiori soci pubblici ed in nome di una razionalizzazione dei costi di gestione delle due sedi esistenti ricordando anche quella di Chiarino di Recanati;

Visto che Osimo è azionista di maggioranza relativa ed in base allo Statuto esprime Presidente ed Amministratore delegato in sede di Cda dell’Astea Spa e quindi un’influenza notevole nelle scelte strategiche aziendali;

Vista la delibera n°154 del C.C. del 21/09/2005 che prevedeva l’avvio di un piano di recupero di iniziativa pubblico/privata per gli immobili Astea siti in Via Guazzatore e che mirava ad una più generale riqualificazione urbana con classificazione PRG in parte a zona per attrezzature di interesse comune ed in parte a zona residenziale a cubatura definita;

Considerata l’attuale classificazione urbanistica prevista all’Ambito di trasformazione strategia n°6 che prevede il carattere prevalente della residenzialità ed al max il 40% da destinare ad altre attività;
Ritenuto opportuno eliminare la quota residenziale prevalente in favore della storia di detta zona che deve avere carattere prevalente di interesse generale quale: ESPOSIZIONI, COMPLESSI DIREZIONALI E TERZIARI, SEDI ISTITUZIONALI/AMMINISTRATIVE, ATTREZZATURE D’INTERESSE COMUNE, SCUOLE DELL’OBBLIGO E NON, ATTREZZATURE PER LO SPORT O PER LA CULTURA;


Tutto ciò premesso;

INTERROGA:

1) L’A.C. per conoscere se è ancora nelle sue intenzioni la volontà di mantenere inalterata la destinazione urbanistica prevista all’Ambito di trasformazione strategia n°6 del P.r.g. vigente a carattere prevalentemente residenziale;

2) L’A.C. per conoscere a che punto è la trattativa tra i soci di Astea per la scelta del sito della nuova sede, quali sono i tempi di realizzazione e cosa ne sarà quindi di quella storica in Via Guazzatore;

3) L’A.C. se ha mai pensato di dedicare uno spazio dei quegli immobili alla storia della “Ex Lenco” dove migliaia di osimani hanno lavorato e prodotto ricchezza per il nostro territorio.

SIMONE PUGNALONI
Consigliere comunale Pd
Vicepresidente Commissione Attività produttive

1 commento:

Mich ha detto...

condivido in pieno, di case se ne sono fatte in grandissima quantità in questi anni, ora bisognerebbe iniziare a vedere i cittadini non solo come consumatori ma come popolo, un popolo che a bisogno anche della cultura e non solo di dovere rimpinguare le casse del comune.